Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I bambini in Kenya impareranno il cinese

Immagine di copertina
Bambini kenyota a scuola. Credit: SIMON MAINA / AFP

Le lezioni di mandarino inizieranno nel 2020. Per le istituzioni kenyote, in questo modo saranno facilitati i rapporti commerciali tra i due paesi

I bambini del Kenya impareranno il cinese a scuola. Le istituzioni kenyote hanno pensato che così un domani saranno più competitivi e facilitati nel confrontarsi con il mondo del commercio internazionale, soprattutto quello in crescita della Cina.

L’istituto che si occupa dello sviluppo dei piani di studi del paese (KICD) ha dichiarato che il progetto per l’insegnamento del mandarino a scuola è stato ultimato e sarà avviato nel 2020. Il capo dell’agenzia Julius Jwan ha riferito che il corso di mandarino sarà insegnato dalla quarta elementare: saranno i bambini di dieci anni a iniziare a imparare una lingua che, come riferisce ancora Jwan, è parlata da sempre più persone nel mondo.

L’obiettivo è quello di facilitare e rafforzare le connessioni politiche ed economiche tra Kenya e Cina. “Il ruolo della Cina nell’economia mondiale è cresciuto molto. Se i cittadini del Kenya impareranno il mandarino potranno solo trarre beneficio da questa situazione”, ha osservato Jwan.

Il Kenya segue le orme del Sudafrica, che ha iniziato a insegnare la lingua nelle scuole nel 2014, ma anche l’Uganda si sta muovendo e sta pianificando lezioni obbligatorie di mandarino per gli studenti delle scuole superiori.

Le istituzioni kenyote hanno avviato un programma educativo che rivoluziona quello precedente, volto a migliorare la qualità dell’istruzione, che si concentra in particolare sulle competenze che renderebbero i laureati del paese più occupabili nel mercato del lavoro. Nel 2018, i funzionari dell’istruzione hanno definito la roadmap del primo progetto pilota dei nuovi programmi per gli studenti in età prescolare.

Il segretario alla didattica Fred Matiang’i ha fatto sapere che il programma sarà testato per vedere cosa migliorare prima di essere pienamente avviato in tutte le classi primarie e secondarie del paese. Nel piano di studi l’insegnamento del mandarino affiancherà quello delle lingue locali, già in programma, e di altre lingue straniere (francese e arabo).

Quando da Nairobi è stata annunciata l’idea di introdurre la lingua nelle scuole, Pechino ha plauso all’iniziativa, sostenendo il piano. Infatti una delegazione di studiosi cinesi ha contribuito alla stesura del progetto e alla pianificazione dei corsi. Inoltre, la Cina ha messo a disposizione delle borse di studio per permettere a studenti laureati in Kenya di studiare nelle università cinesi.

Una beneficenza “strategica” quella cinese, che nel paese ha molti affari. La Cina ha infatti prestato miliardi di dollari al governo di Nairobi. Inoltre il paese ha permesso la costruzione di una ferrovia che collega due grandi città kenyote e ha organizzato importanti festival culturali nell’Africa orientale. Per non parlare delle società cinesi coinvolte nella costruzione in qualsiasi ambito, dalle autostrade alle abitazioni.

Proprio a Nairobi la Cina fondò il primo Confucio Institute in Africa, prima di iniziare a investire in tanti altri paesi del continente.

 

Leggi anche: “Aiutiamoli a casa loro”: la strategia di investimento della Cina nel continente africano
Ti potrebbe interessare
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa a Damasco per incontrare i vertici di Hayat Tahrir al-Sham
Ti potrebbe interessare
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa a Damasco per incontrare i vertici di Hayat Tahrir al-Sham
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?
Esteri / Ucraina, Zelensky ammette: "Non abbiamo la forza di riconquistare i territori occupati dalla Russia"
Esteri / Houthi lanciano “missili ipersonici” verso Tel Aviv. Israele bombarda lo Yemen. Netanyahu: "Difendiamo il mondo". Almeno 15 morti e 30 feriti nei raid dell'Idf su due ex scuole a Gaza City. Israele: "Erano covi di Hamas". Intercettato drone lanciato dalla Striscia contro lo Stato ebraico. Guterres: "Israele cessi gli attacchi in Siria". Putin: "Incontrerò Assad"
Esteri / L’Ue ha già mobilitato per l’Ucraina l’equivalente di quasi un quarto delle risorse del Green Deal
Esteri / Il bilancio dei morti nella guerra di Israele nella Striscia di Gaza è stato manipolato?
Esteri / Russia: arrestato un sospetto per l’omicidio del comandante della Difesa nucleare