Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

A Bologna i maxi poster per informare sui medici obiettori: “Testa o croce? Non affidarti al caso”

Immagine di copertina
Credit: Facebook Uaar

L'obiettivo della campagna è invitare i cittadini a chiedere al medico che stanno per scegliere se pratica o meno l'obiezione di coscienza

L’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti di Bologna, Caselecchio e Imola ha lanciato una campagna di informazione sui medici obiettori.

“Testa o croce? Quando scegli il ginecologo e il medico di base non affidarti al caso”, è lo slogan dell’Uaar, che ha affisso per le strade delle città dell’Emilia Romagna i cartelloni che mostrano il busto di un medico e di un prete.

L’obiettivo della campagna è invitare i cittadini a chiedere al medico che stanno per scegliere se pratica o meno l’obiezione di coscienza.

“Gli ospedali sono purtroppo pieni di ginecologi obiettori, che limitano i diritti delle donne di ricorrere all’aborto”, spiegano dall’associazione. Ma la quesitone non finisce qui.

Come spiega all’agenzia Dire Andrea Ruggeri, coordinatore Uaar di Bologna, il problema riguarda anche “quei medici che una volta fatta l’ecografia scelgono di non dire ai genitori se ci sono delle malformazioni o chi non comunica l’esito positivo agli esami del sangue per le malattie sessualmente trasmissibili”.

Sono questi i casi in cui avere al fianco un ginecologo o un medico di base di cui ci si può davvero fidare “è fondamentale”.

Il messaggio che l’Uaar lancia ai cittadini è di chiedere direttamente al dottore che si sta scegliendo come medico di base o ginecologo se è un obiettore di coscienza. La speranza è che in questo modo “anche i dottori potrebbero rendersi conto del problema”, spiega Ruggeri.

L’aborto in Italia – In Italia l’interruzione di gravidanza è regolata dalla legge 194, che consente alla donna di abortire in una struttura pubblica (ospedale o poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza), nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è invece possibile ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza solo per motivi di natura terapeutica.

La legge prevede anche che i medici che operano nelle strutture pubbliche possano rifiutarsi di procedere all’interruzione di gravidanza se obiettori di coscienza.

Negli anni, il numero di medici obiettori in Italia è continuato a crescere, raggiungendo il suo picco massimo in Molise, dove l’unico a praticare gli aborti è Michele Mariano, medico di 64 anni che opera nell’ospedale di Campobasso.

Ti potrebbe interessare
Salute / Oms: “Il Covid uccide ancora 1.700 persone a settimana. Continuate a vaccinarvi”
Salute / Ema approva i primi vaccini contro la Chikungunya e il virus respiratorio sinciziale
Salute / Oms: un terzo degli adulti nel mondo non svolge abbastanza attività fisica
Ti potrebbe interessare
Salute / Oms: “Il Covid uccide ancora 1.700 persone a settimana. Continuate a vaccinarvi”
Salute / Ema approva i primi vaccini contro la Chikungunya e il virus respiratorio sinciziale
Salute / Oms: un terzo degli adulti nel mondo non svolge abbastanza attività fisica
Salute / Oms: l’alcol uccide almeno 2,6 milioni di persone ogni anno
Salute / Antibiotici: la scoperta che ha cambiato il corso della medicina
Salute / Istituto Superiore di Sanità (Iss), 259 casi di febbre dengue in Italia nel 2024: “Tutti arrivati dall’estero”
Salute / L’allarme dell’Ecdc: aumentano i casi di febbre dengue e malattie legate alle zanzare in Europa
Salute / Diagnosi della dermatite atopica: cosa c’è da sapere
Salute / Farmacie online: gli italiani scelgono sempre più di acquistare i prodotti farmaceutici negli e-commerce
Salute / Mater Olbia Hospital, Paolo Anibaldi è il nuovo Direttore sanitario