Aggressione razzista sul tram a Roma: donna di colore con bimba piccola insultata e presa a calci
Non è la prima volta che accade sullo stesso tratto di servizio urbano
Aggressione razzista sul tram 19.
Lo spavento della bambina – A Roma il clima sui trasporti pubblici è diventato pericoloso. È avvenuta il 18 dicembre un’aggressione razzista a danno di una donna straniera che si trovava a bordo di un tram con la bimba piccola nel passeggino.
La teste – A raccontarla sulla propria pagina Facebook una testimone “come primo passo per non abituarci a tutto questo”. La ragazza, che ha assistito a quanto accaduto intorno alle 16:45 del pomeriggio, ha detto che “raccontare i fatti è il primo passo per non cadere nell’indifferenza”.
Non è la prima volta – Un racconto shock, simile per le modalità razziste all’aggressione subìta da una donna rom e da sua figlia raccontata alla giornalista Giorgia Rombolà che assistette all’aggressione. Come in quest’ultimo caso la notizia è divenuta virale riaprendo il dibattito sulla questione razzismo a Roma.
I fatti – Il tram 19 collega la periferia est di Roma al centro ed è sempre strapieno di gente. Secondo quanto raccontato dalla ragazza che si trovava a bordo del mezzo: “Ad una fermata sale una donna di colore (ahimè siamo ridotti a doverlo specificare), con una bimba di un anno in passeggino. Un uomo, romano doc, sulla quarantina le dice: “E tu perché sei qua, cosa fai sul tram?!” Lei giustamente si permette di rispondere:”Che vuoi, che ti ho fatto?”
Il post – “Lui non poteva accettare che una donna e per giunta di colore si permettesse di rispondere, così ribatte:”Tu devi stà zitta, hai capito, devi stà zitta”. Alla fermata del tram la donna fa per scendere, l’uomo le tira una pacca sul sedere e tira due calci al passeggino e le sputa in faccia”.
Il razzismo – Un’aggressione di matrice razzista che la ragazza non ha però accettato: “A quel punto io ed un ragazzo interveniamo, io urlo, il ragazzo prova a fermarlo, l’uomo inizia spingerci, ad insultarci. A quel punto altre due donne intervengono, inizia ad urlarci che siamo delle troie e tira 3 cazzotti in piena faccia al ragazzo. Batto i pugni come una pazza sul gabbiotto dell’autista che si limita a non far ripartire il tram”. “Arriva la polizia, chiede gentilmente all’uomo di scendere, noi proviamo a raccontare quello che è successo ma non sembrano interessati”.
Come se niente fosse – Intervenuta la ragazza gli insulti cambiano bersaglio: “Io, quel ragazzo e le altre due donne urliamo di far scendere l’uomo. Lui continua ad insultarci. Lo invitano tranquillamente a calmarsi e a scendere dal tram. Il tram riparte. Nessuno ci chiede niente. Come se nulla fosse accaduto. Si sente solo una voce:”ecco ci hanno fatto perdere un’altra mezz’ora”.
L’indifferenza può diventare più violenta di un’aggressione.