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“La deputata del M5s Mara Lapia non è stata picchiata. Si è buttata per terra da sola”

Immagine di copertina

Un audio su Whatsapp di una "testimone oculare" smentirebbe che Mara Lapia sia stata vittima di un'aggressione. La replica della deputata: "Vogliono colpirmi politicamente"

“Mara Lapia non è stata picchiata. Si è buttata per terra da sola”. La versione che smentirebbe l’aggressione ai danni della deputata del Movimento 5 stelle Mara Lapia – che ha riportato la frattura di una costola – avvenuta a Nuoro, nel parcheggio di un supermercato, è quella di una “testimone oculare”.

La testimonianza è in un file audio inviato su WhatsApp che potete ascoltare qui sotto. Una donna racconta di aver visto tutto – “ero lì” – e spiega come la deputata del M5s sia “arrivata a simulare un episodio lipotimico, a buttarsi in terra, una cosa incredibile”. Poi la donna – che lavorebbe all’ospedale San Francesco di Nuoro – precisa: “Ho raccontato tutto alla polizia. Più volte”.

 

Secondo quanto denunciato pubblicamente Mara Lapia avrebbe avuto un litigio alle casse del supermercato “con un uomo” che l’avrebbe seguita all’esterno, fino al parcheggio. Ed è qui che sarebbe avvenuta l’aggressione della quale la donna sarebbe stata testimone oculare.

“Stamattina ho assistito a una scena”: l’audio inizia così. “C’era un donna che litigava con un signore e con la mamma anziana. Questa signora, che molto dopo ho saputo essere la deputata Mara Lapia, riprendeva l’uomo col telefonino e lo intimava a lasciare i documenti e diceva ‘lei non sa chi sono io'”.

Poi l’uomo avrebbe “toccato la spalla dell deputata, come per dirle di smetterla”. E lì “vedo che la signora Lapia si butta in terra”. Ed è in quel momento che la donna ‘dell’audio’ si sarebbe avvicinata: “Ho pensato che fosse svenuta, che si fosse sentita male”.

Così le avrebbe chiesto “che succede”. Immediata la risposta: “Non ha visto che sono stata aggredita? Mi hanno spinto”.

Alla polizia arrivata all’esterno del supermercato la testimone avrebbe raccontato tutto, smentendo la versione dell’aggressione denunciata dalla deputata del Movimento 5 stelle: “Quando è arrivata la polizia la signora Lapia che, ripeto, non sapevo ancora chi fosse, ha raccontato di essere stata aggredita”.

A quel punto “alla polizia mi sono avvicinata anch’io per dire che avevo visto tutto e che non era vero nulla di quanto raccontato”.

Una testimonianza, questa, che smentisce radicalmente la versione fornita dalla deputata del Movimento 5 stelle. Ora palla alla squadra mobile di Nuoro, che ha spiegato di aver iniziato a visionare le telecamere di sicurezza presenti nel parcheggio per fare chiarezza sull’accaduto.

Mara Lapia aggredita | La replica della deputata del M5s

La deputata del M5s replica duramente, all’Adnkronos, alla “smentita” via Whatsapp: “C’è un disegno politico per diffamarmi e per colpirmi politicamente”. Lapia conferma di essere stata malmenata dall’uomo “per futili motivi”.

“Ero alla cassa del supermercato. In fila dietro di me c’era l’uomo, che nel frattempo mi aveva riconosciuta. Nonostante avessi chiesto alla cassiera di passare piano gli articoli in cassa, lei ha continuato a farlo velocemente, facendo cadere alcune lattine di coca cola, che mi hanno bagnato i vestiti. Così io ho protestato e l’uomo ha colto la palla al balzo per darmi della cafona, della maleducata. Ha continuato a offendermi, così mi sono voltata verso di lui chiedendogli di smetterla, perché altrimenti avrei chiamato la polizia”.

Una volta nel parcheggio del supermercato, l’aggressione: “Ho avuto la malaugurata idea di fotografare la targa della sua auto. Lui mi ha dato il primo spintone, ha fatto cadere il mio telefono e l’ha preso a calci. Ha continuato a darmi spintoni, per poi colpirmi al petto con un pugno”.

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