Mara Lapia, deputata del Movimento 5 Stelle, aggredita in un supermercato: costola fratturata
La parlamentare del Movimento 5 Stelle è stata insultata e malmenata in un supermercato
Mara Lapia, deputata del Movimento Cinque Stelle, è stata malmenata in un supermercato di Nuoro, in Sardegna: la parlamentare ha riportato lesioni alle costole e contusioni varie. Esclusa la matrice politica.
Sul suo profilo Facebook la deputata ha scritto :”Non avrei mai immaginato che sarei potuta essere in pericolo per il mio ruolo di parlamentare. E’ inqualificabile un uomo che si accanisce così nei confronti di una donna sola”.
A rendere nota la vicenda è stato il capogruppo pentastellato Francesco D’Uva: “Tutta la solidarietà del gruppo del MoVimento 5 Stelle va alla nostra portavoce brutalmente aggredita da un uomo in un supermercato di Nuoro. Mara è stata prima aggredita verbalmente e poi fisicamente ed ha riportato una frattura costale e varie contusioni”.
Sui dettagli della brutale aggressione non sono ancora state diffuse informazioni specifiche. “Sono in corso indagini per ricostruire l’accaduto – spiega D’Uva – gravissimo e intollerabile che un uomo, in modo becero e disumano, si accanisca violentemente nei confronti di una donna fino a ridurla in quelle condizioni”.
Esprime “tutta la solidarietà possibile” il deputato del Pd Marco Di Maio: “Non c’è alcuna differenza di opinione politica che possa giustificare forme di violenza verbale e fisica”. Un altro parlamentare democratico, Andrea Romano, invita ad abbassare i toni: “Difendiamo con il nostro esempio la civiltà del confronto che è fondamento della democrazia”. La capogruppo di Forza Italia Mariastella Gelmini esprime vicinanza alla deputata M5s: “Basta con questo clima d’odio, il confronto politico non deve mai sfociare in violenza e mancanza di rispetto”. Il capogruppo della Lega Riccardo Molinari: “Un fatto di inaudita gravità, consumato ai danni di una donna ancor prima che di una parlamentare della Repubblica italiana. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti affinché consegnino il responsabile alla giustizia”.