Elisa: “Cresciuta senza padre, da piccola venivo picchiata da due gemellini a suon di calci”
La cantante si è raccontata nel programma "I Lunatici" su Radio 2
“Sembro e sono piccola e fragile, ma sono anche molto tosta. Sono cresciuta senza papà, sono abituata a cavarmela da sola, non chiedo niente a nessuno”.
A parlare è la cantante Elisa, che ha raccontato alcuni particolari del suo passato in un’intervista al programma I Lunatici su Radio 2.
Le difficoltà, nell’infanzia di Elisa, sono cominciate a causa dell’assenza del padre: “Non ha vissuto mai con noi, non l’ho mai sentito presente nella mia vita, non ho contato su di lui, non gli ho chiesto mai nulla”.
La cantante ha raccontato anche alcuni episodi di bullismo subiti a scuola: “Prendevo un sacco di botte da due gemellini, cattivissimi. Erano terribili. Mi davano calci negli stinchi. Questi due gemellini mi aspettavano nella vietta dove non c’era nessuno e mi davano un sacco di botte sugli stinchi, praticamente tutti i giorni. Arrivavo a casa in lacrime”.
Elisa sta attualmente promuovendo il suo album Diari Aperti. Nell’intervista, si è soffermata anche sul suo passato da parrucchiera, un lavoro che svolgeva per aiutare la madre: “Nel mio paese mia mamma è più famosa di me. Era una parrucchiera, ora è in pensione. Ha fatto la parrucchiera per tanti anni, è amica di tutti. C’è più gente che mi ferma per chiedermi di salutare mia madre che per parlare con me”.
La prima occasione di esibirsi è legata proprio al lavoro da parrucchiera: una sua cliente doveva partecipare a un karaoke di Fiorello ma, impossibilitata a farlo, lasciò il posto a lei: “Questa cliente era bravissima a cantare, doveva partecipare. Poi all’ultimo momento si è ammalata, le è venuto un febbrone con molto mal di gola. Per puro caso andai io,insieme a mia madre e a un mio amico. Fu una baraonda, ogni volta che rivedo quel video sorrido”.
Infine, Elisa ha espresso giudizi positivi sulla musica trap: “Mi piace tantissimo. Adoro Ghali e Sfera mi piace da sempre. Da quando ha fatto Figli di papà. Mi sono commossa ascoltandola”.