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Home » Migranti

Global Compact sull’immigrazione, il documento che può spaccare il governo Lega-M5s

Immagine di copertina

Global Compact sull’immigrazione: si avvicinano i giorni “caldi”. Il 10 e l’11 dicembre 2018 a Marrakech, in Marocco, i capi di Stato e di governo si riuniranno per riaffermare – di fatto per firmare – la Dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti.

Tra loro, però, mancherà Giuseppe Conte. L’Italia ha infatti annunciato la sospensione della firma del Global Compact in attesa di un voto parlamentare che dia il via libera alla sottoscrizione. O che dica che per l’Italia il Patto è da rompere.

E sarà un voto, quando ci sarà, ad alta tensione: il Movimento 5 stelle è per firmare il Global Compact. La Lega per respingere il patto in maniera netta.

Così, per “approfondire il contenuto del documento e favorire una discussione razionale, basata sui fatti” Giuseppe Brescia, esponente del Movimento 5 stelle e presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, ha pubblicato sul suo sito il documento integrale del Global Compact tradotto in italiano dagli uffici di Montecitorio.

Il Global Compact for Migration | Cos’è

Il nome per esteso – e tradotto in italiano – del Global Compact for Migraton è “patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare”. L’obiettivo dei governi sottoscrittori è dare un “contributo importante a una più stretta cooperazione in materia di migrazione internazionale in tutte le sue dimensioni”.

Il Patto è fondato su una serie di accordi ormai consolidati:

  • Gli scopi e sui principi della Carta delle Nazioni Unite;
  • la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
  • il Patto internazionale sui diritti civili e politici;
  • il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali;
  • gli altri principali trattati internazionali per la tutela dei diritti umani;
  • la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale
  • il Protocollo contro il traffico di migranti via terra, mare e aria;
  • la Convenzione sulla schiavitù;
  • la Convenzione supplementare sull’abolizione della schiavitù, della tratta degli schiavi, delle istituzioni e delle pratiche simili alla schiavitù;
  • laConvenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici;
  • la Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione;
  • l’accordo di Parigi;
  • le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro per la promozione del lavoro dignitoso e la migrazione di manodopera;
  • l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile;
  • l’Agenda di azione di Addis Abeba;
  • l’accordo di Sendai per la riduzione del rischio di disastri e la Nuova agenda urbana delle NU.

Il Global Compact for Migration | Cosa prevede

Il Global Compact for Migration prevedono una ristretta lista di diritti, di base, da rispettare:

  • I rifugiati e i migranti devono godere degli stessi diritti umani universali e delle stesse libertà fondamentali, che devono essere rispettati, protetti e realizzati in ogni momento.
  • I rifugiati hanno diritto alla specifica protezione internazionale come definita dal diritto internazionale dei rifugiati.

Per questo il Global Compact for Migration si riferisce solo ai migranti e definisce un quadro di cooperazione che affronta la migrazione in tutte le sue dimensioni e presenta un quadro di cooperazione “giuridicamente non vincolante” che si basa sugli impegni concordati dagli Stati membri nella Dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti.

Inoltre promuove la cooperazione internazionale tra tutti gli attori coinvolti in materia di migrazione, riconoscendo che nessuno Stato può affrontare da solo la migrazione, e rispetta la sovranità degli Stati e i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale.

Il Global Compact for Migration | L’analisi delle migrazioni

“Le migrazioni” si legge nel Patto “fanno parte dell’esperienza umana nel corso della storia e riconosciamo che sono una fonte di prosperità, innovazione e sviluppo sostenibile nel nostro mondo globalizzato e che questi impatti positivi possono essere ottimizzati migliorando la governance della migrazione”.

“La maggior parte dei migranti di tutto il mondo oggi viaggia, vive e lavora in modo
sicuro, ordinato e regolare. Nondimeno, la migrazione influisce innegabilmente in modi molto diversi e talvolta imprevedibili sui nostri paesi, come pure sulle comunità, sui migranti e le loro famiglie”.

Per questo è fondamentale che “le sfide e le opportunità delle migrazioni internazionali ci uniscano, invece di dividerci”.

Perché “la migrazione sicura, ordinata e regolare è un vantaggio per tutti quando avviene in modo ben informato, pianificato e consensuale. La migrazione non dovrebbe mai essere un atto di disperazione”.

Il Global Compact for Migration | Quali doveri per gli Stati

  • Dobbiamo lavorare insieme per creare condizioni che consentano a comunità e individui di vivere in sicurezza e dignità nei loro Paesi.
  • Dobbiamo salvare vite umane e tenere i migranti al riparo dai pericoli.
  • Dobbiamo mettere i migranti in grado di diventare membri a pieno titolo delle nostre società, evidenziarne i contributi positivi e promuovere l’inclusione e la coesione sociale.
  • Dobbiamo generare maggiore prevedibilità e certezza per gli Stati, le comunità e i migranti.

Il Global Compact for Migration | La questione della sovranità nazionale

Il Patto globale riafferma il diritto sovrano degli Stati di determinare la propria politica migratoria nazionale nonché di avvalersi della propria prerogativa di regolare la migrazione nell’ambito della propria giurisdizione, nel rispetto del diritto internazionale.

All’interno della rispettiva giurisdizione sovrana, gli Stati possono distinguere tra lo status di migrazione regolare e irregolare, anche nel momento in cui definiscono le misure legislative e politiche per l’attuazione del Patto globale, tenendo conto delle diverse realtà, politiche, priorità e requisiti nazionali per l’ingresso, il soggiorno e il lavoro in conformità con il diritto internazionale.

Il Global Compact for Migration | Gli obiettivi per una migrazione sicura, ordinata e regolare

  • Raccogliere e utilizzare dati precisi e disaggregati come base per politiche fondate sulla conoscenza dei fatti
  • Ridurre al minimo i fattori negativi e i fattori strutturali che costringono le persone a lasciare il loro Paese d’origine
  • Fornire informazioni accurate e tempestive in tutte le fasi della migrazione
  • Garantire che tutti i migranti possano provare la propria identità e abbiano documenti adeguati
  • Migliorare la disponibilità e la flessibilità dei percorsi per la migrazione regolare
  • Facilitare il reclutamento equo ed etico e salvaguardare le condizioni che garantiscono un lavoro dignitoso
  • Affrontare e ridurre le vulnerabilità nella migrazione
  • Salvare vite umane e intraprendere sforzi internazionali coordinati per i migranti dispersi
  • Rafforzare la risposta transnazionale di contrasto al traffico di migranti
  • Prevenire, combattere e sradicare il traffico di persone nel contesto della migrazione internazionale
  • Gestire i confini in modo integrato, sicuro e coordinato
  • Rafforzare la certezza e la prevedibilità delle procedure per la migrazione al fine di operare le opportune selezioni, valutazioni e attività di orientamento
  • Ricorrere alla detenzione di migranti esclusivamente come misura di ultima istanza e
    ricercare soluzioni alternative

 

  • Migliorare la tutela, l’assistenza e la cooperazione consolare in tutto il ciclo migratorio
  • Fornire ai migranti l’accesso ai servizi di base
  • Mettere i migranti e le società in condizione di realizzare la piena inclusione e la coesione sociale
  • Eliminare ogni forma di discriminazione e promuovere un discorso pubblico basato su fatti e prove per plasmare la percezione della migrazione
  • Investire nello sviluppo delle competenze e favorire il riconoscimento reciproco di abilità qualifiche e competenze
  • Creare le condizioni affinché i migranti e le diaspore possano contribuire pienamente allo sviluppo sostenibile in tutti i Paesi
  • Promuovere il trasferimento più rapido, più sicuro e più economico delle rimesse e favorire l’inclusione finanziaria dei migranti
  • Cooperare nel facilitare il ritorno sicuro e dignitoso e la riammissione, nonché il
    reinserimento sostenibile
  • Stabilire meccanismi per la portabilità dei diritti previdenziali e delle prestazioni maturate
  • Rafforzare la cooperazione internazionale e i partenariati globali per realizzare una migrazione sicura ordinata e regolare
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