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Chi è Bolsonaro, il nuovo presidente del Brasile

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Jair Bolsonaro. Credit: AFP

Il candidato dell'estrema destra, ex militare, ha impostato la sua campagna elettorale su sicurezza, lotta alla corruzione e alla criminalità, e si è distinto per le sue posizioni antigay

Il candidato del Partito social liberlae (Psl) Jair Bolsonaro, ha vinto le elezioni in Brasile di domenica 28 ottobre. Ha ottenuto il 56 per cento dei voti, sconfiggendo il rivale Fernando Haddad, il candidato del Partito dei lavoratori (Pt), che si è fermato al 44, 71 per cento. Tra i due quasi undici milioni di voti di differenza.

“Meglio un figlio morto che gay, viva la tortura e la dittatura”: tutte le frasi shock di Bolsonaro, il neo eletto presidente del Brasile

Noto anche come il “Trump brasiliano”, Bolsonaro è un ex militare schierato su posizioni fortemente conservatrici. Ha concentrato la sua campagna elettorale sui temi della sicurezza e della lotta alla corruzione ed è riuscito a conquistare anche il voto di una parte degli evangelisti grazie al suo contrasto all’omosessualità.

Chi è Jair Bolsonaro

Jair Bolsonaro, ex militare di 63 anni, si è distinto in campagna elettorale per le sue posizioni provocatorie su questioni chiave come aborto, migrazione, omosessualità e porto d’armi.

Il candidato dell’estrema destra si è più volte presentato come il vero difensore del Brasile e ha incentrato il suo discorso sulla sicurezza pubblica, proponendo la reintroduzione delle leggi sull’ordine pubblico in vigore negli anni della dittatura militare (1964-1985).

I media internazionali lo hanno presto etichettato come il “Trump brasiliano” o il “Trump dei tropici”, mettendo a confronto la sua propaganda populista e la costante presenza sui social media con quella del presidente statunitense.

Il candidato del Partito democratico laburista, Ciro Gomes, lo aveva anche definito un “piccolo semi-Hitler”.

Bolsonaro, nel corso della campagna elettorale, ha evitato i confronti televisivi e ha visto la sua popolarità crescere dopo essere stato accoltellato durante un comizio.

Jair Messias Bolsonaro è nato a Campinas, San Paolo, il 21 marzo 1955. Sposato tre volte, si è laureato presso l’Accademia militare di Agulhas Negras nel 1977.

In una valutazione risalente ai suoi anni nell’esercito e pubblicato da un giornale locale si legge che l’uomo ha mostrato “segni di eccessiva ambizione e di voler a tutti i costi essere un uomo di successo”.

Nel 1986, mentre era ancora un capitano dell’esercito, fu arrestato dopo aver firmato un articolo pubblicato su una rivista brasiliana in cui si lamentava per i bassi salari dei militari.

Bolsonaro è stato eletto per la prima volta al Congresso nel 1990 e durante i suoi sette mandati le sue priorità e interessi hanno subito un cambiamento: se all’inizio le sue politiche erano dirette maggiormente a garantire i diritti dei militari, negli ultimi anni il candidato dell’estrema destra ha ampliato la sua base elettorale concentrandosi su temi come sicurezza e ordine pubblico.

Nel 2014, è stato il candidato al Congresso che ha ottenuto il maggior numero di voti a Rio de Janeiro e nel corso della sua carriera politica si è distinto per le sue posizioni controverse su diversi temi.

“La sicurezza è la nostra priorità! È urgente! Le persone hanno bisogno di lavoro, vogliono l’istruzione, ma è inutile se continuano a essere derubati mentre sono al lavoro, è inutile se il traffico di droga si svolge alle porte delle nostre scuole”, ha scritto su Twitter Bolsonaro l’11 settembre, continuando a incentrare la sua campagna elettorale sul tema della sicurezza.

Il candidato dell’estrema destra si è anche espresso contro l’omosessualità in un’intervista del 2011. “Preferirei vedere uno dei miei figli morire in un incidente che sapere che è un omosessuale”.

Nel 2016, quando i membri del Congresso hanno votato per mettere sotto accusa l’allora presidente, Dilma Rousseff, Bolsonaro ha dedicato il suo voto contro la rappresentante del PT al defunto colonnello Alberto Brilhante Ustra, una figura molto controversa accusato di aver torturato i prigionieri durante la dittatura.

Sempre nel 2016, Bolsonaro ha scosso l’opinione pubblica, affermando che non valeva la pena stuprare una sua collega perché era “troppo brutta” e non era il “suo tipo”.

Nel corso della sua campagna elettorale ha allargato la sua base elettorale riuscendo a conquistare anche i voti degli imprenditori grazie alla sua proposta di sostenere il libero mercato e le imprese private.

Ad attirare dalla sua parte l’elettorato più giovane invece, la capacità del candidato di utilizzare un linguaggio semplice e diretto, oltre ad una forte presenza sui media.

Tra i suoi elettori si contano anche una buona parte degli evangelici, che apprezzano la sua visione conservatrice del matrimonio e il suo contrasto all’omosessualità.

Elezioni Brasile 2018 | Secondo turno | News-sondaggi | Leggi 

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