La foto che mostra Salvini a cena con gli esponenti di CasaPound non è una bufala
Lo scatto risale al 2015 ma è tornato a circolare sui social: il sito Bufale.net ha analizzato la foto e ne ha accertato l'originalità
Nelle ultime ore sta girando sulla rete una foto risalente al 2015 che mostra l’attuale ministro Matto Salvini in compagnia di alcuni esponenti di CasaPound.
L’immagine è stata analizzata dal sito Bufale.net, che chiarisce come la foto sia vera dopo che alcuni utenti avevano sollevato dubbi sulla sua originalità.
In molti infatti hanno espresso la loro indignazione per lo scatto, mentre i più scettici hanno cercato di capire se l’incontro tra Salvini e i membri dell’organizzazione di estrema destra fosse mai avvenuto o se si trattasse di una delle tante bufale che girano sui social e puntualmente smentite nel giro di qualche ora.
Nella foto, scattata effettivamente nel 2015, il leader della Lega è a cena con quelli che Next Quotidiano aveva al tempo identificato come Simone Di Stefano, Gianluca Iannone e Francesco Polacchi.
Polacchi, oltre ad essere uno dei responsabili di CasaPound, è anche il proprietario del marchio d’abbigliamento “Pivert”, molto apprezzato dall’attuale ministro dell’Interno.
A maggio, infatti, Matteo Salvini era stato immortalato mentre assisteva alla partita tra Juventus e Milan con indosso un K-Way dell’azienda “Pivert”.
Fin dagli esordi nel 2015, Francesco Polacchi si è rivolto principalmente ai giovani della destra radicale, inserendo nei suoi spot modelli con i capelli rasati immortalati di fronte a monumenti simbolo del fascismo, come il Vittoriano o l’Altare della patria.
La scelta di stile del leader della Lega era stata molto criticata dagli utenti, che non avevano accolto favorevolmente la decisione di Matteo Salvini di indossare un capo che lo ricollegasse al movimento di estrema destra.
In realtà, già in precedenza Di Stefano aveva cercato di separare il marchio “Pivert” dalla linea politica seguita dal suo fondatore.
“La Pivert, l’azienda che produce il giubbotto indossato da Matteo Salvini ieri sera, è di proprietà di un nostro responsabile da anni. Ma non vedo alcun nesso politico. Quella messa in atto è assolutamente una strumentalizzazione”, ha commentato il leader di CasaPound.