Starbucks a Milano: menù e prezzi del primo negozio in Italia
Dopo l'inaugurazione di giovedì, apre al pubblico lo store milanese
115 bevande a base di caffè, pizzette, panini e tiramisù della famosa bakery Princi: dalle 9 del 7 settembre Milano ha una nuova caffetteria, quella più famosa del mondo. Starbucks ha finalmente aperto i battenti nel Belpaese e lo ha fatto celebrando la bontà del made in Italy.
Sarà uno Starbucks diverso da quelli in cui abbiamo messo piede in giro per il mondo. Niente bibitoni e, soprattutto, niente frappuccino. La celeberrima bevanda per cui la caffetteria è diventata famosa non si potrà ordinare nello store milanese.
Starbucks ha pensato bene di rispettare la tradizione del caffè nel paese in cui il caffè è un rito, non solo una bevanda.
Le novità ci saranno: il nostro oro nero viene presentato dal colosso della torrefazione in ben 115 versioni diverse.
Al classico espresso si affiancheranno altre varianti, in cui il caffè viene reinventato, con una attenzione particolare a gusto e consistenza.
Anche estrazione e preparazione non saranno quelle classiche e nello store milanese vedremo addirittura l’utilizzo dell’azoto liquido.
Il menù
La Reserve roastery di Starbucks propone il classico espresso a 1,80 euro. Con l’aumentare della laboriosità della variante di caffè ovviamente i prezzi lieviteranno. E così il marocchino costerà 3,5 euro, come anche il famoso americano (che arriverà fino a 4,5 euro).
Sale il prezzo per un cappuccino che costerà tra i 4,50 euro e i 5,50. Il latte macchiato andrà da 4,50 a 5,50 euro, mentre il caffè d’orzo costerà 3,50 euro.
Come anticipato, alcune miscele sono lavorate con l’azoto liquido. È il caso del Nitro Flat White: 6 euro per una sorta di vellutata di latte e caffè. Da 6 a 7 euro per la versione al tè alla pesca o a base di cioccolato.
Da Starbucks in piazza Cordusio possiamo trovare anche bevande estratte a freddo: il caffè riposa per venti ore a bassa temperatura per poi essere utilizzato in varie ricette. Si chiamano Cold Brew e il prezzo della versione base, quella alla crema di latte, è di 4 euro.
7,5 euro per la versione analcolica del Manhattan, il Brera. L’Emerald Mule è invece la versione con caffeina del Moscow Mule.
Ma la scelta è davvero molto varia: sul menù troviamo anche l’espresso frizzante, con tanto i guarnizione a scelta di menta o limone. Prezzo: 6 euro. 5 euro per i caffè shakerati, come pure le miscele che prevedono nocciola, cioccolato fondente e gianduia. Sempre per 5 euro si può provare l’affogato con gelato raffredato con l’azoto liquido.
Per i veri fanatici del caffè Starbucks a Milano offre anche una serie di degustazioni. E così per 14 euro si può provare il metodo Clover, tre tazze di caffè prepate attraverso una tecnica particolae che prevede che la la polvere di caffè venga filtrata con una rete metallica finissima.
Per le gran riserve di Starbucks i prezzi crescono: 39 euro per cento grammi dell’Hawaii Ka’U, note al cioccolato, latte e mandorla. Ma le proposte sono diverse: Ethiopia Bitta Farm, con aromi che vanno dal gelsomino allo zenzero; Costa Rica Hacienda Alsacia decaffeinato, a base di agrumi e cioccolato al latte; ma anche Tanzania Mondul, al limone, more e frutti rossi.
Non solo caffè. Un rifornitissimo bar permetterà infatti di scegliere tra cocktail sofisticati e bevande alcoliche, dai 12 a 20 euro. Aprirà soltanto dalle 18 e chiuderà alle 20.
Oltre alle bevande, però, da Starbucks si possono assaggiare panini, pizze e focacce della famosa panetteria milanese Pinci.
Lo store di Starbucks di piazza Cordosio non ha niente a che vedere con tutti gli altri, e si presenta nel pieno rispetto della tradizione culinaria italiana.