“Patronaggio, il pm che ha indagato Salvini, è amico di Renzi, questa foto lo dimostra”: ma è una bufala
La foto è del dicembre 2017: Renzi e Orlando erano in visita istituzionale per commemorare un giudice ucciso dalla mafia
La furia complottista dei bufalari del web non poteva lasciare immune Luigi Patronaggio, il procuratore di Agrigento che ha aperto un fascicolo di indagine a carico del ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato anche di sequestro di persona per il divieto di sbarco durato cinque giorni del pattugliatore della Marina Militare Diciotti al porto di Catania.
L’iniziativa ha scatenato aspre polemiche politiche. Lunedì 27 agosto, in un’intervista pubblicata sul Messaggero, Salvini ha dichiarato che l’indagine a suo carico si rivelerà “un boomerang” per lo stesso pm, e che il governo gialloverde ha intenzione di riformare la giustizia.
Solidarietà al vicepremier è arrivata anche dagli ex alleati di Forza Italia, e in particolare da Silvio Berlusconi. Proprio quest’ultimo, nel corso degli anni, ha accusato più volte la magistratura di essere politicizzata e di fare gli interessi dei partiti di sinistra.
Un’accusa che, a causa di una bufala circolata sul web, ha colpito in queste ore anche Patronaggio.
Sui social e su alcune testate è stata infatti diffusa una foto che ritrae il procuratore di Agrigento in compagnia dell’ex premier Matteo Renzi e dell’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando nel corso di un incontro pubblico. Patronaggio, nell’immagine, è intento ad ascoltare l’ex premier e, secondo alcuni, lo guarderebbe “con amore”.
Chi è Luigi Patronaggio, il procuratore che ha messo sotto indagine @matteosalvinimi: qui lo vediamo pappa e ciccia con Renzi e Orlando quando erano al governo. Lo sguardo assorto e innamorato che ha per loro dice tutto.#magistraturaPD #togherosse #nessunotocchiSalvini #Diciotti pic.twitter.com/6Y7E2UOH5m
— Folk Rage (@Folk_Rage) 25 agosto 2018
Si tratterebbe, insomma, di una prova delle collusioni tra il pm e la sinistra, la dimostrazione che l’indagine a carico di Salvini avrebbe motivazioni politiche, e sarebbe finalizzata a favorire il Partito Democratico.
“Ma guarda che combinazione: il magistrato che ha indagato Salvini era ad ascoltare Renzi che giorni fa disse del governo ‘Presto toccherà a noi perché cadranno per via giudiziaria’”, si legge in un altro post con la stessa foto.
Se però si va a ricostruire le circostanze di quell’incontro, si comprende come si trattasse di una normalissima visita istituzionale, che ha avuto luogo per giunta nell’ormai lontano dicembre 2017.
Renzi e Orlando, durante un loro viaggio in Sicilia, avevano fatto visita alla “Stanza della Memoria”, l’ufficio dove il giudice Rosario Livatino – ucciso dalla Cosa nostra nel 1990 – lavorò per dieci anni come sostituto procuratore della Repubblica.
Soltanto questo è il motivo dell’incontro con Patronaggio e col sindaco di Agrigento Calgero Firetto.
La denuncia di Gianni Alemanno
Ma il procuratore di Agrigento non è solo al centro degli attacchi social. Gianni Alemanno ha annunciato di dare mandato ai suoi avvocati per indagare Patronaggio per “attentato contro i diritti politici del cittadino”.
Per il Segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità, “l’avviso di garanzia inviato a Salvini potrebbe infatti essere visto come un tentativo di impedire a un Ministro di svolgere la sua attività d’indirizzo politico direttamente conseguente dal voto espresso dalla maggioranza degli italiani sulla base di ben precisi impegni elettorali”.