Triangolo delle Bermuda, gli scienziati pensano di aver risolto il mistero
La storia vuole che 75 aerei e centinaia di navi siano scomparse misteriosamente nel Triangolo delle Bermuda. Ora, un team di scienziati potrebbe aver trovato i colpevoli delle sparizioni
La regione dell’oceano Atlantico che si trova tra l’isola britannica Bermuda, la costa statunitense di Miami e l’isola portoricana di San Juan viene denominata Triangolo delle Bermuda.
Quest’area dell’oceano è protagonista di diverse leggende, legate alla misteriosa sparizione di centinaia di navi e aerei, tanto da essere soprannominata anche Triangolo del Diavolo o Triangolo maledetto.
Alcuni dei misteriosi eventi avvenuti nel Triangolo delle Bermuda
La nascita delle leggende sul Triangolo delle Bermuda si deve a storie come quella del Volo 19: nel 1945 cinque aerosiluranti statunitensi scomparvero inspiegabilmente in quell’area. Anche l’aereo di salvataggio inviato per cercarli scomparve.
Nel Triangolo delle Bermuda scomparve anche la USS Cyclops, una delle quattro navi carboniere della classe Proteus costruite per la marina militare degli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale.
La nave scomparve al largo dell’oceano Atlantico nel 1918, causando la più grande perdita di vite senza combattimento nella storia della Marina degli Stati Uniti. Aveva un equipaggio composto da 309 persone.
Uno degli ultimi eventi misteriosi del Triangolo delle Bermuda è avvenuto nel 2015, quando El Faro, una nave mercantile con 33 persone a bordo, scomparve in quell’area.
Complessivamente, per quanto ne sappiamo, 75 aerei e centinaia di navi sono misteriosamente scomparse finora nel Triangolo delle Bermuda.
Negli anni, sono state avanzate diverse teorie per spiegare le cause di tali catastrofi: forze paranormali, interferenze elettromagnetiche che rompono le bussole, maltempo, forti correnti del Golfo o grandi depositi sottomarini di metano.
La nuova teoria che vuole risolvere il mistero
Pochi mesi fa due meteorologi statunitensi avevano sostenuto che la causa principale dei misteri che pervadono l’area del Triangolo delle Bermuda avrebbero potuto essere delle insolite nuvole esagonali che “lanciano” verso il mare bombe di aria compressa a più di 270 chilometri orari.
Una teoria ancora più convincente l’hanno testata gli scienziati della University of Southampton, nel Regno Unito. Secondo loro, le sparizioni sarebbero state causate da delle onde anomale di 30 metri d’altezza che si formerebbero nell’area del Triangolo delle Bermuda.
Si tratta di onde brevi, dalla durata di pochi minuti, ma devastanti all’impatto. Sono state osservate per la prima volta al largo delle coste del Sud Africa da alcuni satelliti nel 1997.
La nuova spiegazione da loro trovata è stata illustrata nel documentario “The Bermuda Triangle Enygma“, dice The Sun. Ricreando in laboratorio con un simulatore questo genere di onde, hanno ricostruito poi il modello della USS Cyclops, una delle navi statunitensi più celebri a essere scomparse in quella zona.
Secondo quanto dimostrato dalla simulazione, la forma e le dimensioni dello scafo della nave militare hanno fatto sì che il modello dell’imbarcazione sia presto stato inghiottito dal muro d’acqua creato dalle onde improvvise.
I ricercatori ritengono la spiegazione credibile. In quella zona, infatti, “ci sono tempeste che si uniscono da sud e nord” che potrebbero facilmente favorire la comparsa di onde anomale violente. In questi casi, il muro d’acqua creato sarebbe particolarmente monumentale perché formato da molti afflussi d’aria diversi provenienti da direzioni diverse.
Gli scienziati ritengono che la sfortunata imbarcazione che dovesse imbattersi in questo genere di onda gigante potrebbe affondare nell’arco di due o tre minuti, senza lasciare traccia.