Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Ahed Tamimi: chi è la 17enne simbolo delle proteste palestinesi per aver schiaffeggiato un soldato israeliano

Immagine di copertina
Issam Rimawi / Anadolu Agency

La giovane, arrestata la notte del 19 dicembre, dovrà affrontare un processo davanti al tribunale militare israeliano per rispondere di 12 capi di imputazione

Ahed Tamimi è una ragazza di 16 anni diventata simbolo della lotta palestinese contro Israele dopo che è circolato un video che la riprende mentre aggredisce dei soldati dell’esercito israeliano.

Ahed è stata arrestata il 19 dicembre, accusata di aver spinto un soldato fuori dal cortile di casa sua. La giovane, arrestata insieme alla madre che aveva ripreso e messo in rete la scena incriminata, dovrà affrontare un processo davanti al tribunale militare israeliano per rispondere di 12 capi di imputazione. Il processo comincia il 15 gennaio.

Il 29 luglio 2018 la ragazza è stata rilasciata.

I fatti

I fatti risalgono al 14 dicembre, quando Mohamed Tamimi, 14 anni, cugino di Ahed, viene colpito da uno proiettile sparato a distanza ravvicinata da un soldato israeliano rimanendo ferito alla mascella, riuscendo tuttavia a sopravvivere.

Poco dopo le truppe israeliane si presentarono nell’abitazione della famiglia di Ahed, la quale scacciò in malo modo i soldati intimandogli di uscire con spinte tentativi di schiaffi.

La scena è stata ripresa dalla madre della ragazza che ha poi postato in rete il filmato, diventato presto virale. Questo il video:

La ragazza proviene da Nabi Saleh, un piccolo paese della Cisgiordania abitato da poche centinaia di persone, circondato da insediamenti israeliani.

Quando aveva 9 anni, nel dicembre 2009, nel suo villaggio cominciarono numerose proteste contro l’occupazione militare e per ottenere l’accesso libero ad una fonte d’acqua, minacciata dalla vicina colonia. Da allora Ahed è sempre stata al centro delle manifestazioni diventando una vera e propria icona di ribellione.

La famiglia Tamimi è molto attiva nelle proteste nei confronti di Israele.

Bassem Tamimi, il padre di Ahed, è un noto esponente di al-Fatah, il partito del presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen.

Già nel 2012 la ragazza era stata ripresa mentre agitava il pugno contro soldati israeliani, venendo in seguito ricevuta dal premier turco Erdogan.
Ahed Tamimi il 2 agosto, 2012, durante una dimostrazione nel West Bank village. Credit: AFP PHOTO / ABBAS MOMANI

 Dopo l’arresto, l’account Twitter di Ahed è stato chiuso, ma gli amici e i familiari ne hanno aperto un altro dal nome #FreeAhedTamimi.

Tra i palestinesi la sedicenne è ormai diventata un simbolo, con il premier Abu Mazen che ha telefonato al padre che ha assicurato che la figlia è forte e determinata, pronta a sfidare l’occupazione israeliana.

Di altro tenore i discorsi che vengono fatti dai media israeliani, i quali accusano la ragazza di aver umiliato i militari e ne invocano punizioni esemplari, come ha scritto su Maariv il giornalista israeliano Ben Caspit: “meriterebbe una punizione, al buio, senza testimoni e senza telecamere”.

Il ministro dell’istruzione del governo di Israele, Naftali Bennett, ha dichiarato che Ahed dovrebbe essere “chiusa in galera gettando la chiave”.

L’avvocata di Ahed Tamimi ha dichiarato alla rivista israeliana online +972: “Non è un tribunale israeliano civile, ma un tribunale militare, nel quale il giudice indossa la stessa divisa dell’accusa”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele pronto a operazione di terra in Libano, Biden: "Possibile una guerra totale". Usa e alleati chiedono un cessate il fuoco di 21 giorni, Netanyahu dice no: "Avanti con i combattimenti"
Esteri / Crisi in Libano: Hezbollah e la risoluzione ONU ignorata
Esteri / Il capo dell'esercito ai soldati israeliani: "Preparatevi a un possibile ingresso in Libano"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele pronto a operazione di terra in Libano, Biden: "Possibile una guerra totale". Usa e alleati chiedono un cessate il fuoco di 21 giorni, Netanyahu dice no: "Avanti con i combattimenti"
Esteri / Crisi in Libano: Hezbollah e la risoluzione ONU ignorata
Esteri / Il capo dell'esercito ai soldati israeliani: "Preparatevi a un possibile ingresso in Libano"
Esteri / Netanyahu: “Israele continuerà a colpire Hezbollah in Libano”. Nei raid israeliani quasi 600 le vittime, 50 bambini. Idf: "Ucciso il capo dell’unità missili di Hezbollah a Beirut"
Esteri / Rapito a 6 anni nel 1951, ritrova la sua famiglia per caso 73 anni dopo: l’incredibile storia di Luis Armando Albino
Esteri / Trump: “Se vinco io, le donne saranno felici, sane, sicure di sé e libere e non penseranno più all’aborto”
Esteri / Ucraina: cosa prevede il “Piano per la vittoria” sulla Russia che Zelensky presenterà negli Usa a Joe Biden
Esteri / Modicrazia: così il premier ha trasformato l’India in uno Stato quasi a partito unico
Esteri / La setta ebraica contraria all’occupazione dei Territori palestinesi
Esteri / La guerra delle spie di Israele: così Tel Aviv convince i palestinesi a fare il doppio gioco