Afghanistan, 7 morti in attacco suicida a Kabul davanti al ministero dello sviluppo rurale
L'attentatore ha colpito un cancello di sicurezza mentre i dipendenti stavano uscendo durante l'ora di punta
Un attentatore suicida si è fatto saltare in aria di fronte al ministero della riabilitazione e dello sviluppo rurale a Kabul, in Afghanistan.
Il bilancio delle vittime è di almeno 7 morti e 15 feriti, secondo quanto ha riportato una fonte di sicurezza afghana.
Il kamikaze ha raggiunto a piedi il ministero e ha fatto esplodere la cintura esplosiva mentre i dipendenti stavano lasciando gli uffici durante l’ora di punta.
Non è chiaro se il ministero fosse il bersaglio dell’attacco, “ma stando alle nostre informazioni sette persone sono morte e 15 sono rimaste ferite, tra civili e agenti della sicurezza”, ha detto alla France presse il portavoce della polizia afgana, Shashmat Stanikazai.
Il portavoce del ministero per lo Sviluppo rurale, Fraidoon Azhan, ha precisato che “la maggior parte delle vittime sono nostri dipendenti” che uscivano dall’ufficio.
Sebbene le vittime riportate siano relativamente limitate rispetto a molti altri attacchi avvenuti nel paese, per le persone che stanno ancora cercando informazioni sui membri della famiglia, l’attacco è stato comunque devastante.
“Sono venuto qui e sto cercando di trovare mio figlio, sono davvero preoccupato”, ha detto Sayed Ashraf, il cui figlio ha lavorato al ministero.
“Sono andato all’ospedale ma non sono riuscito a trovarlo lì e ora sto aspettando di trovarlo, sto cercando di raggiungerlo al telefono ma il suo telefono è spento”.
Non ci vi è stata un’immediata rivendicazione di responsabilità e non non è ancora chiaro perché il ministero, che era stato attaccato poco più di un mese fa, sia stato preso di mira.
Il portavoce della polizia di Kabul, Hashmat Stanekzai, ha detto che almeno sette persone, tra cui civili e membri delle forze di sicurezza, sono state uccise. L’attacco ha anche danneggiato un veicolo appartenente a consulenti stranieri del ministero.
Stanekzai ha detto che la maggior parte delle vittime era il personale del ministero.