Pedofilia: un arcivescovo australiano è stato condannato per aver nascosto gli abusi di un sacerdote
I fatti risalgono agli anni Settanta: Philip Wilson, che nega le accuse, è il più alto prelato riconosciuto colpevole in un'aula di tribunale. Dovrà scontare un anno, ma non andrà in carcere
Philip Wilson, arcivescovo di Adelaide, in Australia, è stato condannato a un anno di reclusione per aver nascosto abusi sessuali su minori compiuti da un sacerdote.
La sentenza è stata pronunciata martedì 3 luglio 2018, dopo che il 22 maggio l’arcivescovo era stato riconosciuto colpevole.
Wilson non sconterà la pena in carcere. Per lui è stata disposta la detenzione domiciliare e dopo sei mesi avrà diritto alla libertà condizionata.
L’arcivescovo, che ha 67 anni e soffre del morbo di Alzheimer, è il più alto prelato a essere stato accusato e condannato in un’aula di tribunale.
I fatti risalgono agli anni Settanta. I presunti abusi sono avvenuti nello stato del New South Wales, che ha per capitale Sidney.
Wilson è stato riconosciuto colpevole per aver coperte le attività pedofile del prete Jim Fletcher, nella regione di Hunter, evitando di riportare le accuse nei suoi confronti.
L’arcivescovo ha sempre respinto le accuse e la sua difesa ha provato più volte a bloccare il processo motivando la richiesta con la malattia che affligge l’alto prelato.
In una dichiarazione rilasciata dalla chiesa Wilson si è detto “ovviamente deluso” dal verdetto e ha fatto sapere di volersi consultare con i suoi legali “per decidere i prossimi passi”.
Il mese scorso l’arcivescovo ha dichiarato al tribunale locale di Newcastle di non essere a conoscenza dei presunti abusi di Fletcher.
A quei tempi Wilson era un assistente sacerdote a Maitland, città a circa 130 chilometri da Sydney.
Fletcher è stato condannato per nove accuse di abusi sessuali su minori nel 2004 ed è morto in carcere nel 2006.
Una delle sue vittime, l’ex chierichetto Peter Creigh, ha dichiarato di aver descritto dettagliatamente l’abuso a Wilson nel 1976, cinque anni dopo che la violenza era stata commessa.
L’arcivescovo ha affermato di non ricordare quella conversazione, ma il giudice Robert Stone non gli ha creduto.
Un’altra vittima ha raccontato di aver rivelato a Wilson l’abuso nel confessionale quando aveva 11 anni e ha detto che il prelato gli disse che stava dicendo bugie e di recitare 10 Ave Maria come punizione.
Alcuni sopravvissuti di abusi sessuali su minori hanno elogiato il verdetto contro Wilson.
“Spero che la decisione sveli l’ipocrisia, l’inganno e l’abuso di potere e fiducia compiuti dalla chiesa”, ha detto Creigh.
Il verdetto australiano arriva pochi giorni dopo la decisione dei 34 vescovi cileni di dimettersi in blocco in seguito allo scandalo pedofilia che ha travolto diversi membri della gerarchia cattolica nel paese sudamericano.