Quanti migranti sono sbarcati in Italia da inizio 2018, e quanti nei due anni precedenti: i dati
I numeri forniti dal Viminale evidenziano un netto calo degli sbarchi nel 2018, in particolare dalla Libia
In questi giorni in Italia il tema più discusso è senza dubbio quello dell’immigrazione, in seguito al caso della nave Aquarius, con 629 migranti a bordo, a cui il ministro dell’Interno Salvini ha negato l’accesso nei porti italiani.
Il caso è diventato internazionale: la Spagna del neopremier Pedro Sanchez si è offerta di accogliere i migranti, che sbarcheranno a Valencia.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha criticato duramente l’Italia, definendo “cinica e irresponsabile” la scelta di chiudere i porti per impedire l’attracco della nave Aquarius, con a bordo 629 migranti.
Salvini gli ha risposto dalla trasmissione Otto e Mezzo su La7.
Proprio il leader della Lega afferma da tempo che in Italia è in corso una “invasione” di migranti, in particolare clandestini, circostanza che giustificherebbe decisioni drastiche come quella di chiudere i porti italiani.
Tuttavia, martedì 12 giugno il suo ministero ha pubblicato i dati ufficiali sul numero di migranti sbarcati in Italia dal primo gennaio 2018. Come si può notare, anche per effetto degli accordi con la Libia stipulati dal predecessore di Salvini, Marco Minniti, il numero di sbarchi è enormemente diminuito rispetto al 2016 e al 2017.
Dall’inizio di quest’anno, infatti, sono sbarcati in Italia 14.441 migranti, contro i 64.033 del 2017 e i 52.775 del 2016.
Tra il 2017 e il 2018, il calo è stato dell’84 per cento.
I migranti provenienti dalla Libia sono passati da 61.433 nel 2017 a 9.832 nel 2018: anche qui il calo è di oltre l’80 per cento.
Difficile quindi, con numeri del genere, sostenere che in Italia ci sia una “invasione” di migranti.
Se è vero che l’Italia, dal 2015, è stata sottoposta a una forte pressione in particolare dalla Libia, e non è stata aiutata dagli altri paesi europei in materia di prima accoglienza, è anche vero che gli accordi con Tripoli hanno portato a una notevolissima riduzione degli sbarchi, che attualmente sono su livelli più che sostenibili per il nostro paese.
Qui il grafico con i dati mese per mese:
Questi i porti maggiormente interessati agli sbarchi:
E qui le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco: