Da Matteo Renzi a Giuseppe Conte: chi sono i premier non eletti in parlamento
Giuseppe Conte, se verrà nominato da Mattarella, sarebbe il sesto premier nella storia della Repubblica a non essere stato eletto né alla Camera né al Senato
In queste ore uno dei temi più spinosi per il Movimento Cinque Stelle e la Lega riguarda lo “status” di Giuseppe Conte (qui un suo profilo), incaricato da Mattarella per formare il nuovo esecutivo.
Conte infatti è un docente universitario e non ha mai ricoperto finora ruoli politici. Di conseguenza, non era nemmeno candidato alle elezioni del 4 marzo 2018 e non è stato eletto parlamentare né alla Camera né al Senato.
Fin qui nulla di male, se non fosse che proprio Lega e Movimento Cinque Stelle, negli anni passati, hanno più volte tuonato contro i “governi non eletti dal popolo”, riferendosi in particolare a presidenti del Consiglio che si erano insediati in seguito ad accordi tra le forze politiche, ma che non erano designati, prima delle elezioni, come leader dei rispettivi schieramenti.
A rafforzare lo status di “non eletto”, ovviamente, c’era il fatto che il premier in questione non fosse nemmeno parlamentare.
Rientra indubbiamente in questa fattispecie anche Giuseppe Conte. Nello specifico, se dovesse essere nominato presidente del Consiglio dal capo dello stato, Conte diventerebbe il sesto premier della storia repubblicana a non essere stato eletto né a Montecitorio né a Palazzo Madama.
Ecco chi sono gli altri cinque:
Carlo Azeglio Ciampi
Il primo presidente del Consiglio “extra-parlamentare” fu Carlo Azeglio Ciampi, nominato nel 1993 in seguito agli scandali di Tangentopoli. Ciampi, che diventò poi presidente della Repubblica nel 1999, restò in carica come premier fino alle elezioni del 1994, vinte da Forza Italia e da Silvio Berlusconi.
Lamberto Dini
Ministro del Tesoro nel primo governo Berlusconi, Lamberto Dini fu chiamato a presiedere un governo tecnico dopo la caduta dell’esecutivo di centrodestra. Dini formò un esecutivo composto esclusivamente da ministri e sottosegretari tecnici e non parlamentari, e rimase in carica fino alle elezioni anticipate dell’aprile 1996.
Giuliano Amato
Dall’aprile 2000 al giugno 2001 il presidente del Consiglio fu Giuliano Amato. Ciò avvenne in seguito alla crisi del primo governo Prodi, in carica dopo le elezioni del 1996. Dopo le dimissioni di Prodi, a Palazzo Chigi andarono prima Massimo D’Alema e successivamente proprio Amato.
Mario Monti
Dopo le dimissioni da premier di Silvio Berluconi, nel 2011 a Palazzo Chigi arriva Mario Monti, scelto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Monti tecnicamente era parlamentare da pochi giorni, in quanto tre giorni prima di diventare presidente del Consiglio Napolitano lo nominò senatore a vita.
Nella sostanza, comunque, Monti non era stato eletto né alla Camera né al Senato.
Matteo Renzi
L’ultimo premier non parlamentare è stato quello forse più osteggiato dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle, ovvero Matteo Renzi. L’ex segretario del Pd prese il posto di Enrico Letta nel 2014, restando premier fino al 2016, quando si dimise in seguito alla sconfitta nel referendum costituzionale.
Nel momento in cui diventò presidente del Consiglio, Renzi era soltanto segretario del Partito Democratico, ma non sedeva in parlamento perché non si era candidato alle elezioni del 2013.