Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

Armenia in rivolta: proteste contro il neo-premier Serzh Sargsyan

Immagine di copertina
Proteste a Yerevan. Credit: AFP PHOTO / KAREN MINASYAN

Il leader dell'opposizione ha annunciato l'avvio di "una rivoluzione di velluto non violenta"

In Armenia la nomina dell’ex presidente Serzh Sargsyan a primo ministro sta generando forti proteste. L’opposizione denuncia l’autoritaria presa di potere e ha detto di voler paralizzare l’intero sistema statale, dando avvio a una “rivoluzione di velluto”, cioè non violenta.

Almeno 46 persone sono rimaste ferite negli scontri con la polizia e numerose persone sono state arrestate nella capitale Yerevan, dove si sono radunati circa 40mila manifestanti.

Piazza di Francia, la piazza principale della capitale, è chiusa da venerdì 13 aprile perché occupata dalle dimostrazioni di protesta.

Sargsyan, leader del Partito repubblica d’Armenia, è stato nominato primo ministro all’esaurimento del suo mandato da presidente, iniziato nel 2008.

Il parlamento ha approvato la sua nomina martedì 17 aprile con 77 voti favorevoli e 17 contrari.

Il leader partito di opposizione Elk, Nikol Pashinyan ha guidato le proteste che hanno tentato di impedire il voto.

Come siamo arrivati fin qui

Le manifestazioni sono iniziate venerdì 13 aprile. Nella notte tra lunedì e martedì i manifestanti hanno iniziato a bloccare le strade centrali della città nel tentativo di bloccare il voto del parlamento.

“In tutta la repubblica hanno luogo azioni di protesta, scioperi, vengono bloccate le strade. Io do l’annuncio dell’inizio della rivoluzione di velluto”, ha dichiarato Pashinyan in un comizio durante le proteste.

“Dobbiamo paralizzare l’intero sistema statale, il potere dovrebbe passare al popolo”, ha aggiunto. “Serzh Sargsyan deve vedere che non ha un paese su cui regnare e nessun popolo da governare”.

I primi scontri tra i manifestanti e la polizia sono avvenuti lunedì 16 aprile.

Armenia proteste
Serzh Sarkisian. Credit: Afp/Karen Minasyan

TPI esce in edicola ogni venerdì

Puoi abbonarti o acquistare un singolo numero a €2,49 dalla nostra app gratuita:

Nel discorso pronunciato in occasione del suo insediamento il neo-premier ha detto che le sue priorità sono la sicurezza del paese, il rafforzamento dell’esercito e la risoluzione del conflitto nella regione del Karabakh.

L’ex presidente ha rimarcato che durante il suo mandato il Pil dell’Armenia è salito da 6,3 miliardi di dollari a 11,5 miliardi.

Secondo i media, Sargsyan ha inoltre sottolineato che in base alla nuova Costituzione armena il premier è “sotto il controllo del parlamento e può essere sostituito per motivi politici”.

Il neo-primo ministro, 63 anni, ex ufficiale dell’esercito, ha vinto le elezioni presidenziali nel 2008 ed è stato rieletto per un secondo mandato nel 2013. In passato era già stato premier a cavallo tra il 2007 e il 2008.

Il nuovo presidente dell’Armenia è un suo omonimo, Armen Sargsyan, ma i due non sono parenti.

In base al nuovo sistema di governo il presidente ha meno poteri rispetto al premier. Secondo l’opposizione questo cambiamento è stato introdotto per avvantaggiare Serzh Sargsyan.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Il co-fondatore di OpenAI Sam Altman è accusato di abusi sessuali dalla sorella Ann
Esteri / La Nato schiera altre 10 navi militari nel Mar Baltico
Esteri / Cecilia Sala libera: la premio Nobel Narges Mohammadi: “Giornalisti sempre a rischio arresto e tortura in Iran”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Il co-fondatore di OpenAI Sam Altman è accusato di abusi sessuali dalla sorella Ann
Esteri / La Nato schiera altre 10 navi militari nel Mar Baltico
Esteri / Cecilia Sala libera: la premio Nobel Narges Mohammadi: “Giornalisti sempre a rischio arresto e tortura in Iran”
Esteri / Ryanair fa causa a un passeggero: "Comportamento imperdonabile"
Esteri / Siria, l’appello dell’Unhcr su TPI: “Aiutiamo i siriani a rimettersi in piedi e a essere autosufficienti”
Esteri / Iran: il governo identifica l’area dove spostare la capitale
Esteri / Usa: 2 dei 37 condannati a morte graziati da Joe Biden rifiutano l’atto di clemenza
Esteri / Gaza: 45.936 morti dal 7 ottobre 2023. Unicef: "Uccisi 74 bambini soltanto nella prima settimana del 2025". Blinken: "L'accordo per una tregua nella Striscia è molto vicino"
Esteri / Iran, record di esecuzioni nel 2024: “Eseguite oltre 900 condanne a morte in un anno. Giustiziate 31 donne, il numero più alto in 15 anni”
Esteri / Francia: Jean-Marie Le Pen è morto all’età di 96 anni