Cos’è il tagliando antifrode che il 4 marzo sarà sulla scheda elettorale
Le elezioni politiche che si terranno in Italia il 4 marzo avranno numerose novità rispetto a quelle precedenti, a partire dalla legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum. Tra queste ci sarà anche la presenza sulle schede elettorali di un tagliando antifrode: di cosa si tratta di preciso?
Fino a oggi, durante le operazioni di voto, gli elettori dopo aver espresso il proprio voto all’interno della cabina hanno ripiegato la scheda elettorale e l’hanno poi personalmente imbucata nell’urna. Questa volta non sarà più così.
Il 4 marzo, ogni scheda avrà un tagliando con un numero di serie, che il presidente di seggio annoterà prima di dare la scheda a ciascun elettore. Quando l’elettore avrà votato e piegato la scheda, la darà al presidente che verificherà se il numero è lo stesso e, se non dovessero esserci anomalie, staccherà il tagliando e imbucherà la scheda.
Il tagliando potrà essere staccato esclusivamente dal presidente. Qualora l’elettore dovesse staccarlo prima di consegnare la scheda al presidente, il suo voto sarà considerato annullato.
Perché questa procedura?
La scelta di introdurre il tagliando antifrode è stata fatta per scoraggiare il voto di scambio. In questo modo sarà impossibile che una scheda precompilata venga consegnata di nascosto a un elettore.
Per poter votare, ricordiamo, sarà necessario recarsi al seggio muniti di un documento d’identità valido e di una tessera elettorale con almeno uno spazio libero. Qualora aveste esaurito gli spazi disponibili sulla tessera, ogni comune italiano ha organizzato presso i propri uffici anagrafici un servizio per il rilascio di nuove tessere elettorali.