I film che descrivono al meglio le città in cui sono stati ambientati
Sono 21 pellicole e secondo il direttore dell'Architecture & Design Film Festival rappresentano perfettamente alcune fra le più note metropoli globali, a dimostrazione del profondo legame tra architettura e cinematografia
“Adorava New York. La idolatrava smisuratamente…” No, è meglio “la mitizzava smisuratamente”, ecco. “Per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva in bianco e nero e pulsava dei grandi motivi di George Gershwin…” No, fammi cominciare da capo… capitolo primo. “Era troppo romantico riguardo a Manhattan, come lo era riguardo a tutto il resto: trovava vigore nel febbrile andirivieni della folla e del traffico. Per lui New York significava belle donne, tipi in gamba che apparivano rotti a qualsiasi navigazione…” Eh no, stantio, roba stantia, di gusto… insomma, dai, impegnati un po’ di più… da capo. Capitolo primo. “Adorava New York. Per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea: la stessa carenza di integrità individuale che porta tanta gente a cercare facili strade stava rapidamente trasformando la città dei suoi sogni in una…”
Questo è l’incipit di Manhattan film di Woody Allen del 1979, una descrizione evocativa della Grande Mela che affascina e che riesce a essere fedele sia nelle parole della sceneggiatura sia nelle immagini delle scene del film, dove sembra di conoscere la città anche se non si ha mai avuto la possibilità di visitarla.
A volte un regista o uno scrittore attraverso la narrazione cinematografica di un film – o il racconto di un libro – sono in grado di descrivere una città molto più di un esperto urbanista o di un architetto.
Quella che segue è una classifica dei più celebri film che raccontano al meglio le città in cui sono stati ambientati. Tra queste: New York, Los Angeles, Roma, Tokyo, Copenhagen e Rio de Janeiro.
La classifica è stata stilata recentemente dal direttore dell’Architecture & Design Film Festival (ADFF), Kyle Bergman, in occasione dell’edizione newyorkese del festival.
Bergman ha sempre creduto nel fondamentale legame tra architettura e cinematografia. Per questo, prendendo spunto dai film che ha visto e recensito per il suo festival, ha messo insieme le 21 pellicole che negli anni meglio hanno rappresentato alcune tra le più note metropoli di tutto il mondo.
Manhattan, 1979, di Woody Allen
Fa’ la cosa giusta 1989, diretto da Spike Lee
Shadows, 1959, di John Cassavetes
West Side Story, 1961, di Jerome Robbins e Robert Wise
L.A. Confidential, 1997, diretto da Curtis Hanson
Shampoo, 1975, diretto da Hal Ashby
Los Angeles Plays Itself, 2003, di Thom Andersen
A Single Man, 2009, di Tom Ford
Il Grande Lebowski, 1998, dei fratelli Coen
Speed, 1994, di Jan de Bont
Vacanze Romane, 1953, diretto da William Wyler
To Rome with Love, 2012, di Woody Allen
Only You, 1994, di Norman Jewison
The Danish Girl, 2015, diretto da Tom Hooper
The Infinite Happiness, 2015, diretto da Ila Bêka e Louise Lemoine
The Human Scale, 2013, di Andreas Møl Dalsgaard
City of God, 2002 di Fernando Meirelles e Kátia Lund
Central Station, 1998, diretto da Walter Salles
Lost in Translation, 2003, di Sofia Coppola
Konchuu, 1968, Kazui Nihonmatsu
Adrift in Tokyo, 2007, diretto da Satoshi Miki