Potresti essere spiato dalla tua fotocamera senza saperlo
Un giovane impiegato di Google ha dimostrato che le fotocamere dei nostri iPhone possono attivarsi in totale libertà, senza che ci venga notificato
Felix Krause, fondatore della piattaforma fastlane e impiegato presso Google, ha dimostrato che le applicazioni iOS possono accedere liberamente e in qualsiasi momento a tutte le fotocamere dei nostri iPhone e dispostivi Apple, e potenzialmente quindi spiarci e riprenderci.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
Il lavoro è stato portato a termine grazie alla creazione di un’applicazione in versione demo, creata ad hoc e chiamata Watch User.
Una volta dato il consenso all’accesso alla fotocamera, qualsiasi app può utilizzarla, registrare ciò che diciamo, scattare foto e registrare video senza che ci venga notificato e immediatamente effettuarne l’upload, e può addirittura utilizzare il riconoscimento facciale per carpire le caratteristiche del nostro viso e le nostre espressioni.
Tutto questo senza alcuna notifica o segnale che ce lo faccia intuire: nessuna spia, nessuna luce, nessun indizio.
Krause indica però alcuni accorgimenti che chi usa un iPhone può adottare per poter perlomeno arginare il problema. Innanzitutto bisognerebbe seguire l’esempio di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, e coprire le proprie fotocamere. Per farlo esistono numerosi accessori di vario tipo.
L’altro suggerimento, decisamente poco pratico, è quello di negare il consenso a tutte le app e usare solamente la fotocamera del dispositivo. Questo significa che per inviare ad esempio una foto tramite Whatsapp, bisognerebbe scattare la foto con la camera dell’iPhone e non con quella dell’app, e poi, sottolinea Krause, sarebbe meglio copiarla e incollarla, piuttosto che selezionarla dall’app.
Alcune proposte sono dirette anche ad Apple: offrire un accesso che sia limitato alla fotocamera e mostrare un’icona che indichi se questa è attiva in quel momento o meno.