Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un ricercatore iraniano dell’università di Novara è stato condannato a morte a Teheran

Immagine di copertina

Ahmadreza Djalali, in carcere a Teheran dal 25 aprile 2016, è stato condannato alla pena capitale per spionaggio

Ahmadreza Djalali, ricercatore iraniano di 45 anni, esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara – e in carcere in Iran dal 25 aprile 2016 – è stato condannato a morte.

La notizia è stata diramata dalla moglie di Djalali e, in seguito, è stata confermata dalla Farnesina. Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha ribadito che l’Italia continuerà “a sensibilizzare gli iraniani su questo caso fino all’ultimo” come ha già fatto “a livello diplomatico con il nostro ambasciatore e a livello politico come Farnesina”.

Djalali è stato arrestato in Iran il 25 aprile 2016, dove si trovava per prendere parte a dei seminari sulla Medicina dei disastri. Detenuto nella prigione di Evin, nella capitale Teheran, è stato condannato a morte con l’accusa di spionaggio. In due precedenti occasioni si era recato in Iran senza conseguenze.

Ad avergli creato problemi potrebbe essere stato il fatto di aver firmato articoli specialistici con ricercatori sauditi o di avere insegnato con professori israeliani nello stesso master e aver partecipato, ancora con un esperto israeliano, a un progetto dell’Unione europea sulla gestione di emergenze radiologiche, chimiche e nucleari.

In carcere ha condotto tre scioperi della fame, e uno delle sete, per affermare la propria innocenza. Le sue condizioni di salute sembrano esser peggiorate velocemente.

Il processo si è svolto in modo molto lento e i giudici, dopo avere ricusato i difensori di Djalali, hanno impiegato solo due udienze per giungere al verdetto.

Tra gli strenui difensori del ricercatore, oltre ai suoi colleghi dell’università del Piemonte orientale di Novara e la Conferenza dei rettori universitari italiani (Crui) anche Amnesty International che ha lanciato una campagna per la sua liberazione.

Ti potrebbe interessare
Economia / Ottanta Paesi raggiungono un accordo “storico” sull’e-commerce al WTO ma gli Usa non ci stanno
Esteri / L’Internazionale dei Rifugiati alla carica delle Olimpiadi di Parigi 2024
Esteri / Elon Musk: “Mio figlio ucciso dalla cultura Woke”. Lei risponde: “Padre narcisista e assente
Ti potrebbe interessare
Economia / Ottanta Paesi raggiungono un accordo “storico” sull’e-commerce al WTO ma gli Usa non ci stanno
Esteri / L’Internazionale dei Rifugiati alla carica delle Olimpiadi di Parigi 2024
Esteri / Elon Musk: “Mio figlio ucciso dalla cultura Woke”. Lei risponde: “Padre narcisista e assente
Esteri / Parigi 2024: l’app di incontri gay Grindr bloccata al Villaggio Olimpico. Ecco perché
Esteri / L’Ue trasferisce all’Ucraina i primi proventi dei beni congelati alla Russia: 1,5 mld euro per la difesa di Kiev
Esteri / Barack e Michelle Obama appoggiano la candidatura di Kamala Harris alla Casa bianca
Esteri / Kamala Harris riceve Netanyahu: “Israele ha il diritto di difendersi ma non resterò in silenzio sulla sofferenza di Gaza”
Esteri / Francia, attacchi coordinati sulla rete ferroviaria a poche ore dalle Olimpiadi: treni nel caos
Esteri / La resa: ecco cosa può succedere ora negli Stati Uniti dopo la rinuncia di Joe Biden
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti nei raid dell'Idf”. Jihad Islamica spara razzi verso Israele: nessun ferito