Il mistero delle maschere di piombo
In Brasile, nel 1966, due uomini vennero trovati morti senza segni di violenza sul corpo e con due strani oggetti sul volto. Un mistero ancora oggi irrisolto
Quando il 21 agosto 1966 la polizia brasiliana raggiunse la collina di Morro do Vintem, nei pressi di Niteroi, nello stato di Rio de Janeiro, si trovò davanti due cadaveri in stato di parziale decomposizione. Si trattava di due uomini privi di segni che potessero far pensare ad una morte violenta, vestiti in maniera elegante, stesi al suolo con le mani dietro la nuca.
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I loro volti erano parzialmente coperti da misteriose maschere di piombo, appoggiate sugli occhi. Due oggetti che gli agenti non avevano mai visto e di cui ignoravano la funzione.
Le vittime erano due amici, Manoel Pereira da Cruz, di 32 anni, e Miguel José Viana, di 34, residenti nella vicina città di Campo do Goytacazes, entrambi tecnici elettronici. Avevano lavorato insieme più volte, e puntavano ad aprire un’attività in comune.
I due uomini erano appassionati di spiritismo, e secondo alcuni conoscenti frequentavano circoli in cui venivano organizzati incontri con spiriti extraterrestri.
Il 17 agosto 1966 Manoel e Miguel lasciarono la loro città e, a bordo di un autobus, si spostarono in direzione di Niteroi, lontana circa 200 chilometri. Secondo la versione che fornirono ad amici e parenti, stavano andando alla ricerca di componenti elettroniche utili per il loro lavoro, ed erano partiti con 2.300.000 cruzeiros, pari a circa 940 euro di oggi.
Il giorno seguente, un ragazzino vide i due corpi senza vita ed avvisò un agente di pattuglia, che tuttavia non segnalò la cosa. La notizia arrivò alle autorità il 20 agosto, due giorni dopo, e gli agenti giunsero sul luogo soltanto il 21, a tre giorni dalla morte dei due uomini.
Oltre alla stranezza delle insolite maschere di piombo, gli agenti notarono che i due non avevano più con loro i soldi, ipotizzando così che fossero stati vittime di una rapina. Sui loro corpi tuttavia, come detto, non c’erano segni di morte violenta.
Accanto ai due cadaveri, furono rinvenuti alcuni appunti dal contenuto enigmatico. Oltre a un elenco di materiali elettronici, contenevano informazioni su alcune pillole (forse medicinali) e una misteriosa frase che recitava: “recarsi nel luogo determinato alle 16:30, alle 18:30 ingerire la capsula dopo l’effetto, proteggere i metalli e aspettare il segnale maschera”.
Negli appunti si parlava quindi esplicitamente delle maschere nonché di capsule da ingerire. Per questo motivo, molte persone che hanno seguito il caso hanno sostenuto l’esistenza di un collegamento diretto tra quella frase e le cause della morte.
Negli anni successivi, le indagini non hanno portato a nessun risultato e il caso è stato archiviato. Come molti altri misteri irrisolti, tuttavia, ancora oggi sono in campo diverse ipotesi. L’interesse dei due uomini per lo spiritismo ha contribuito a creare su questa vicenda un alone di mistero.
C’è chi pensa infatti che le misteriose maschere di piombo abbiano un legame con il paranormale, e chi sostiene che Manoel e Miguel possano aver avuto un contatto con forze extraterrestri.
Non è mai stata scartata l’ipotesi dell’omicidio per rapina, nonché quella legata all’uso, da parte dei due amici, di sostanze psicotrope o radioattive (quest’ultima ipotesi potrebbe spiegare il “proteggere i metalli” citato negli appunti). Infine, c’è chi ha tirato in ballo una possibile folgorazione avvenuta attraverso un fulmine globulare, attratto sui due corpi proprio dalle maschere di piombo.