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Home » Esteri

L’ex calciatore George Weah in vantaggio nelle elezioni in Liberia

Immagine di copertina
I sostenitori di George Weah, durante una manifestazione a Monrovia. Credit: ISSOUF SANOGO

L'ex calciatore di Milan, Chelsea e Paris Saint-Germain è in vantaggio in 11 regioni su 15 nei risultati parziali delle elezioni di martedì 10 ottobre

Sono stati diffusi i risultati parziali delle elezioni in Liberia.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Quando ancora buona parte dei voti deve essere scrutinata, l’ex calciatore e candidato alla presidenza George Weah è in vantaggio in 11 regioni su 15. Il suo principale rivale, l’attuale vicepresidente Joseph Boakai, è avanti in una sola regione.

Il comitato elettorale ha tempo fino al 25 ottobre per dichiarare un vincitore o annunciare un ballottaggio.

Alle 18 ora locale di martedì 10 ottobre si sono chiuse le urne per le terze elezioni nazionali dal 2003, anno in cui ebbe fine la guerra civile nel paese, costata la vita a 250mila persone.

Nella giornata del 12 ottobre si era diffusa la notizia falsa della vittoria già ufficiale del Pallone d’Oro africano, amplificata dai messaggi di congratulazioni pubblicati da diversi ex compagni di squadra sui social network.

La notizia è stata smentita anche dal comitato elettorale della Liberia (NEC) che, tramite l’account ufficiale di Twitter, ha lanciato l’invito a non condividere risultati non verificati.

Nel caso fosse confermato il ballottaggio, il nome del vincitore verrà annunciato l’8 novembre.

Il candidato alla presidenza del Liberty Party, Charles Brumskine, aveva chiesto di rinviare il primo annuncio dei risultati a causa di sospette irregolarità nel voto.

Brumskine, uno dei favoriti alla vittoria, si è detto pronto ad avviare un’azione legale nel caso in cui l’agenzia indipendente incaricata di supervisionare il voto non si fosse mostrata disposta ad accogliere la richiesta.

Ecco cinque cose da sapere sulle elezioni in Liberia:

Perché questo voto è importante

• Per la prima volta dal 1944, nel paese dell’Africa occidentale, a una presidente eletta democraticamente ne seguirà un altro eletto democraticamente.

Ellen Johnson Sirleaf, prima presidente donna della Liberia e prima donna ad essere democraticamente eletta alla guida di un paese africano (nel 2005), ha concluso i suoi due mandati, durati complessivamente 12 anni, il limite massimo consentito dalla Costituzione.

Nel 2011, Johnson Sirleaf ha vinto il premio Nobel per la pace insieme a Leymah Gbowee e Tawakkul Karman per il loro impegno nella difesa dei diritti delle donne. Durante i suoi mandati alla guida del paese, ha lavorato per assicurare la fragile pace in Liberia, promuovendo lo sviluppo economico del paese.

Chi sono i candidati a presidente

• I candidati a presidente sono 20. Tra questi c’è l’attuale vicepresidente Joseph Boakai, ma anche l’ex calciatore liberiano George Weah. L’ex star del calcio internazionale ha già corso contro Johnson Sirleaf nel 2005, uscendo sconfitto. Ha detto di avere la “visione” per cambiare il paese.

Weah in passato ha giocato per alcune squadre europee tra cui Paris Saint-Germain, Milan e Chelsea. È inoltre il primo nella classifica Fifa dei giocatori africani più forti del ventesimo secolo.

Tra gli altri candidati due uomini d’affari, Alexander Cummings e Benoni Urey, l’ex governatore della banca centrale Mills Jones e il veterano dell’opposizione Charles Brumskine.

Per essere eletto, un candidato ha bisogno del 50 per cento dei voti più uno. Al momento non risulta un candidato chiaramente favorito, ed è molto probabile che si renderà necessario un secondo turno.

In questi mesi si sono verificati scontri tra i sostenitori di Boakai e quelli di Weah, come riporta il New York Times. A settembre, nella città di Kakata, molte persone sono finite in ospedale dopo una rissa.

Come funziona l’elezione della Camera dei rappresentanti

• La Camera dei rappresentanti è composta da 73 seggi e i candidati in corsa sono 986. Oltre due milioni di persone si sono registrate per andare a votare sui 4.6 milioni di abitanti del paese.

Quali sono i punti critici

• Al centro dell’accesa campagna elettorale c’è stato soprattutto il tema della corruzione, che in Liberia è un problema endemico, come sottolinea Aljazeera. Il paese è al 90esimo posto nella classifica dell’ong Transparency International, che riguarda 176 paesi.

In un recente discorso al parlamento, la presidente ha ammesso che il governo avrebbe potuto fare di più per sradicare la corruzione. Johnson Sirleaf è stata molto criticata per aver nominato tre suoi figli per ricoprire importanti incarichi a livello governativo.

Un altro punto importante è la lotta alla disoccupazione giovanile. Secondo le Nazioni Unite i giovani compongono il 60 per cento della popolazione del paese e il tasso di disoccupazione giovanile è pari a circa l’85 per cento.

Nella società liberiana sono inoltre ancora visibili i segni della guerra civile durata 14 anni. Sporadicamente esplodono infatti episodi di violenza e l’equilibrio nel paese rimane fragile.

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