I partiti spagnoli hanno firmato un piano contro la violenza sulle donne
L'accordo, presentato al parlamento, prevede lo stanziamento di un miliardo di euro che serviranno a implementare le 200 misure proposte per combattere il fenomeno
I partiti politici spagnoli hanno siglato un accordo per contrastare la violenza contro le donne e la discriminazione di genere. Il piano in 200 punti prevede lo stanziamento di un miliardo di euro per rendere effettive tutte le misure necessarie per combattere il fenomeno.
Nel solo 2017, in Spagna 32 donne e sei bambini sono stati uccisi e 16 minori sono rimasti orfani a causa del femminicidio delle madri da parte dei loro compagni.
L’accordo è stato raggiunto dopo sei mesi di lavoro e 66 audizioni di esperti in materia.
Il piano prevede misure per prevenire la violenza di genere fin dagli ambienti scolastici ed estendere la protezione delle vittime di abusi – includendo anche chi non ha ancora presentato una denuncia – e garantire la sicurezza delle donne e dei loro figli.
L’accordo siglato definisce la violenza contro le donne come “qualsiasi aggressione fisica, morale, sessuale o economica basata sulla discriminazione tra i due sessi”, come descritta nella Convenzione di Istanbul.
Il patto politico prevede inoltre misure per proteggere le vittime del traffico di esseri umani e dei matrimoni forzati e l’estensione a livello nazionale del piano già attuato nella comunità di Valencia, dove è stato creato un protocollo sanitario di assistenza primaria e di emergenza perché i medici possano identificare le vittime di abusi.
Dal punto di vista penale, saranno abrogate tutti quei provvedimenti di legge che prevedono la concessione di attenuanti nei casi di violenza di genere. In tema di discriminazione, la diffamazione e la calunnia non saranno più considerati reati minori se sarà riconosciuto l’aggravante dell’odio di genere.
Sarà inoltre rafforzata l’educazione alla parità a tutti i livelli di istruzione, prevenendo fenomeni violenti e la diffusione di una cultura maschilista.
Per quanto riguarda i minori, i figli delle vittime di violenza avranno diritto al sostegno psicologico ed educativo. Gli orfani invece avranno diritto a un sussidio economico e l’accesso prioritario all’alloggio sociale.
Un punto controverso dell’accordo riguarda il diritto per le vittime di non testimoniare nei processi contro i loro aggressori, una previsione normativa che però potrebbe mettere a rischio gli stessi procedimenti penali.
Il piano è stato presentato al parlamento spagnolo e il governo avrà due mesi di tempo per proporre modifiche al testo.
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