Palermo è ormai una città riconosciuta da molti come magica: capoluogo di regione in Sicilia, è un luogo dai mille volti a causa del susseguirsi di dominazioni differenti che hanno caratterizzato la sua storia.
Dai Greci agli Arabi, dai Fenici ai Romani, terra ambita e conquistata dai Normanni, dagli Svevi, dagli Angioini e dagli Aragonesi: ogni popolo passato per Palermo ha lasciato un’impronta indelebile e questo ha permesso la creazione di un quadro variegato di strutture, stili, tradizioni, rendendola una delle mete più gettonate nel 2023.
È fondamentale non solo immergersi nel suo patrimonio artistico e culturale, ma anche apprezzarne gli odori, i sapori, il clima piacevole, l’accoglienza della popolazione locale e il fascino che sprigiona lungo le sue strade. Proprio per evitare di perdersi le sue attrazioni più caratteristiche è importante prepararsi un planning da seguire.
Come organizzarsi e dove lasciare i bagagli per muoversi comodamente per la città
Innanzitutto, si consiglia di scegliere un alloggio nel centro storico così da potersi muovere il più possibile a piedi. Qualora si arrivasse di mattina presto o si ripartisse di sera tardi e le stanze non fossero ancora pronte o andassero lasciate molte ore prima del volo, può essere utile, per ottimizzare i tempi, lasciare le valigie in un posto sicuro così da muoversi liberamente per la città.
A questo proposito, è possibile optare per un deposito per bagagli economico a Palermo come quello proposto da Bounce, una piattaforma specializzata che permette di trovare in pochi click partner verificati a cui affidare valigie, borse e zaini ingombranti per tutto il tempo necessario.
Cosa vedere a Palermo
Una volta risolte le questioni pratiche, si può passare all’aspetto più interessante della vacanza ed entrare nella Chiesa della Martorana, nome con cui viene indicata Santa Maria dell’Ammiraglio dopo che fu ceduta alle monache benedettine del convento fondato da Eloisa Martorana.
Nella sua struttura coesistono i tratti arabo- normanni con elementi barocchi. Subito accanto a questa chiesa si erge quella di San Cataldo, custodita dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e distinguibile grazie alle sue cupole rosse.
Non si può non continuare con un salto alla Cattedrale; anche in essa è possibile apprezzare la commistione di stili e di architetture differenti e visionare la tiara di Costanza d’Aragona, un antico e prezioso monile appartenuto alla regina. Per chi sia affascinato dalle atmosfere d’Oriente, dalle testimonianze dell’arrivo degli Arabi e dall’arte bizantina la chiesa di San Giovanni degli Eremiti non può essere tralasciata.
Le architetture cittadine
Per chi prediligesse le architetture civili, il Palazzo Reale dei Normanni è una tappa obbligata; la Cappella Palatina costituisce un mirabile tesoro da visitare grazie ai suoi meravigliosi mosaici di epoca bizantina. A seguire è bene considerare un breve spostamento verso il Castello della Cuba, in stile arabo-normanno, costruito per lo svago e la villeggiatura.
Proseguendo il giro delle architetture civili si incontra la Zisa, il cui nome evoca la figura della bellissima figlia dell’emiro che arrivò a Palermo e si innamorò del figlio del sultano; insieme rubarono i fondi dal tesoro per costruire il palazzo e ciò causò una catena di tragedie. All’interno è possibile visitare il Museo di Arte Islamica.
Molto apprezzata dai turisti è anche la Fontana collocata nella Piazza Pretoria e caratterizzata dalla presenza di statue rappresentanti divinità pagane e le allegorie dei quattro fiumi di Palermo; viene chiamata la "fontana della vergogna" a causa dei corpi nudi mostrati dalle statue.
Per gli appassionati di letteratura e cinema una tappa indimenticabile sarà il Palazzo Valguernera-Gangi, conosciuto come Palazzo del Gattopardo perché utilizzato come set durante le riprese de Il Gattopardo di Visconti, tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. È un palazzo in stile rococò costruito su un preesistente edificio del ‘500, le cui sale più interessanti sono la Galleria degli Specchi e il Salone d’Onore.