Negli ultimi anni la modalità e-learning, complice l’accelerazione sul versante tecnologico registrata negli ultimi anni,ha trovato terreno fertile in diversi contesti: dalle aziende interessate a migliorare le competenze dei propri impiegati, fino aiprofessionisti in cerca di aggiornamenti passando per gli studenti impegnati con la didattica a distanza.
Questa particolare modalità di formazione ha almeno due punti di forza: non prevede la compresenza ed è estremamente flessibile.Può quindi essere sfruttata per venire incontro alle diverse esigenze degli utenti, che possono seguire le lezioni quando – in caso la lezione sia registrata – e dove preferiscono.
Per sfruttare al meglio le potenzialità di un progetto formativo di questo tipo è necessario un buon software per e-learning, fondamentale per la corretta riuscita dell’attività.
I tre contenuti fondamentali in un progetto e-learning
Al di là dell’infrastruttura tecnica, aspetto da non trascurare è il contenuto,
per il quale è possibile individuare tre famiglie che rispondono a diverse esigenze:
1. I contenuti live, che richiedono una grande capacità di improvvisazione e che lasciano meno spazio agli errori. In questo caso diventa fondamentale non solo una profonda conoscenza del topic, ma anche una buona capacità di intrattenere e di coinvolgere il pubblico. Si tratta del formato più simile a quello tradizionale del seminario, visto che prevede che il contenuto sia diffuso in diretta; non è raro, comunque, che i live vengano registrati e poi riproposti in altre occasioni come contenuto di tipo premium;
2. Il contenuto registrato, che esprime pienamente le potenzialità del webinar. Questi contenuti sono strutturati ancora prima che il corso venga messo a disposizione del pubblico:si tratta diapprofondimenti corredati da esercizi, dispense e spesso anche di simulazioni pratiche. Possono far parte di questa categoria anche le lezioni a supporto della didattica tradizionale;
3. Infine ci sono i contenuti aperti. Questi ultimi partono da un semplice spunto che è possibile sviluppare nelle più diverse direzioni, seguendo pratiche come il brain storming, lo storyboarding, il word banking e così via. Si tratta dunque di attività che consentono di attivare e stimolare processi creativi, mettendo a confronto le idee e le esperienze dei partecipanti. Sebbene i contenuti aperti siano applicabili in molteplici casi, sono molto validi all’interno delle realtà aziendali. Questo perché consentono di migliorare la comunicazione e valorizzare il lavoro cross team, permettendo a comparti diversi di avere una visione complessa e più profonda di un determinato progetto.
Concludendo, un buon progetto e-learning deve essere supportato da un lato da una buona infrastruttura – software, rete ma anche strumenti come computer, videocamera e microfono – e dall’altro deve poter fare affidamento su contenuti live, registrati o aperti e combinarli secondo le esigenze didattiche o di business.
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