Incidente mortale nelle strade del 18e arrondissement di Parigi avvenuto nella tarda serata di lunedì 10 giugno, nel quale un uomo di 25 anni ha perso tragicamente la vita mentre guidava un monopattino elettrico.
È il primo incidente da quando la Ville Lumière ha adottato una nuova politica di mobilità sostenibile.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, il giovane alla guida del monopattino elettrico non ha dato la precedenza a un camionista che, inevitabilmente, si è schiantato contro il mezzo.
L’autista del camion è in stato di fermo in attesa di essere interrogato sull’effettiva dinamica dell’incidente.
La vicenda ha dato risalto ad un dibattito interno sulla nuova direttiva comunale che vorrebbe arginare l’uso sconsiderato dei monopattini elettrici. Infatti le trottinette elettriche sono il mezzo di trasporto preferito dei giovani.
“L’incidente di lunedì sera sottolinea la necessità di riaffermare le regole basilari che gli utenti dei nuovi mezzi di trasporto ecosostenibili” ha detto il vicesindaco di Parigi Emmanuel Grégoire. “È necessario che la polizia nazionale sia mobilitata per punire anche gli utenti che bruciano i veicoli”, ha continuato.
È di qualche tempo fa la direttiva emanata della sindaca Anne Hidago per limitare la velocità consentita dei veicoli e vietare il parcheggio delle trottinette sui marciapiedi.
Tutto questo sembra non essere bastato. Infatti la capitale francese da settembre dirà definitivamente addio ai monopattini elettrici, che sono causa di troppi incidenti, il cui ultimo mortale.
“Lo sviluppo di questi (scooter) è stato molto rapido e un po’ anarchico: non l’abbiamo visto arrivare ed è diventato ingestibile”, ha dichiarato Elisabeth Borne, ministro dei trasporti francese, a Le Parisien.
La Borne ha annunciato che i “riders” saranno multati con sanzioni di 135 euro a partire da settembre se sorpresi ad utilizzare gli e-scooter sui marciapiedi. “Il nostro obiettivo principale è che i pedoni non camminino più sui marciapiedi con la paura di essere investiti”, ha detto.
“Oltretutto”, ha aggiunto la ministra “sempre più gli utenti chiedono regole di uso corretto e consentito e chiarimenti su come e dove i veicoli potevano essere usati.”
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