12 febbraio, Digital Detox Day: Istituto Ganassini promuove la giornata dedicata al benessere digitale
In una società costantemente connessa sta emergendo sempre di più la necessità di tutelare maggiormente un diritto specifico dell’essere umano: quello alla disconnessione digitale. Si è posto questo obiettivo Istituto Ganassini, azienda farmaceutica fondata nel 1935 dal Professor Domenico Ganassini, che sostiene il diritto di non essere sempre connessi, mirando a tutelare la necessità di concentrarsi appieno senza continue interruzioni, imparando così a utilizzare la tecnologia come uno strumento di potenziamento dell’intelletto umano, e non un limite allo stesso.
È quello che sta succedendo anche come conseguenza della pandemia da Covid-19: se infatti da un lato la tecnologia ha permesso di farci sentire meno soli aumentando le occasioni di socialità, seppur virtuali, dall’altro ha creato la cultura dell’iperconnessione, rendendo sempre più difficile rimanere ancorati nel qui ed ora.
Per questo motivo Istituto Ganassini ha voluto dedicare una giornata all’esigenza sociale di digital detox anche all’interno dei suoi uffici, suggerendo una serie di comportamenti da tenere per imparare a usare gli strumenti virtuali nel modo corretto, anche distanziandosene quando è necessario, allo scopo di prevenire così il tecnostress, la sindrome della continua connessione digitale che può causare danni alla salute fisica e mentale delle persone.
La maggior incidenza della vita virtuale comporta, del resto, un rischio reale e attuale per tutti i cittadini: sono moltissime le persone che vivono in una nuova dimensione che li vede sempre online, connessi in ogni momento, per lavoro durante la giornata, e poi di nuovo per svago nel tempo libero.
Conseguenze dirette di questo disequilibrio sono due paure che stanno caratterizzando la società odierna: quella di “essere tagliati fuori”, nota con l’acronimo FOMO dall’inglese Fear of Missing Out, che indica l’ansia sociale di non essere costantemente aggiornati sulle attività che stanno svolgendo le altre persone; e la Nomofobia, cioè la No-Mobile Phobia, il panico che sopravviene quando non si ha il cellulare a portata di mano, e ci si sente persi, non rintracciabili e senza il potere di controllo su ciò che sta succedendo nel mondo.
Per Istituto Ganassini si tratta di una scommessa in direzione del cambiamento, un impegno a intraprendere azioni concrete che abbiano come scopo la sostenibilità verso l’ambiente, la società e l’essere umano. Per questo, Istituto Ganassini proclama il 12 febbraio il Digital Detox Day: durante questa giornata sono banditi i pc, i tablet, gli smartphone, i social media e tutto ciò che prevede una connessione internet per poter funzionare, con l’obiettivo di rivalutare e rendere più sano il rapporto con la tecnologia.
È infatti possibile svolgere il proprio lavoro in modo proficuo senza avvalersi dell’utilizzo del web e possibilmente anche dei device elettronici. Spesso infatti sottovalutiamo l’importanza di una pausa dal mondo digitale, presi dalla frenesia di rispondere a una e-mail o condividere l’ultimo argomento intercettato. Fermarsi significa riconnettersi con se stessi, dare un boost alla propria operatività, rendendola più incisiva e motivata. Per tornare poi al lavoro quotidiano con più passione e senso di responsabilità, riscoprendo il benessere digitale.
Ecco alcune attività lavorative da svolgere durante il Digital Detox Day:
-durante i giorni precedenti sarà essenziale pianificare il lavoro al meglio, così da anticipare chiusure, scadenze e urgenze, in modo tale che non coincidano con la giornata detox.
-stabilire assieme al proprio team un argomento su cui riflettere, mettendo le proprie idee nero su bianco, con l’inchiostro sulla carta, per poi discuterne tutti insieme.
-completare o definire un progetto o un file che non si ha mai tempo di perfezionare, aiutandosi con carta e penna.
-preparare la scaletta della prossima presentazione/riunione/formazione, raccogliendo le idee per iscritto.
-individuare e redigere le proprie aree di miglioramento personale e professionale nella gestione del rapporto con i colleghi, ponendo degli obiettivi misurabili e delle tempistiche per raggiungerli.
-consultare libri e sfogliare riviste accantonate, alla ricerca di argomenti utili al proprio lavoro.
-riordinare la scrivania, per avere una postazione di lavoro organizzata e incrementare l’efficienza.
“Il 12 febbraio staccate la spina e usate il device dotato della tecnologia più sofisticata: il cervello”, conclude l’Istituto Ganassini.