Elon Musk rinuncia all’acquisto di Twitter, l’azienda minaccia di fare causa
Elon Musk rinuncia all’acquisizione di Twitter: è quanto annunciato attraverso una lettera dallo studio legale che segue il patron di Tesla.
Musk, che lo scorso aprile aveva fatto un’offerta di 44 miliardi di dollari, ha rinunciato all’acquisto del social network per “il mancato rispetto di diversi aspetti dell’accordo” e il “non aver fornito informazioni sui profili falsi e sullo spam”.
La notizia ha provocato il crollo delle azioni di Twitter che, nella serata di venerdì 8 luglio, sono crollate del 9%.
Per il mancato acquisto del social network, Musk, secondo i termini dell’accordo, ora dovrebbe pagare un miliardo, ma il board della società ha già fatto sapere di voler proseguire l’operazione e soprattutto di essere pronto a fare causa al patron di Tesla.
Tra i primi a commentare la notizia, il premio Nobel per l’economia Paul Krugman che proprio su Twitter ha scritto: “Qualcuno deve dirlo, dato il suo evidentemente scarso livello di autocontrollo, Elon Musk appare come il Boris Johnson della tecnologia”.
Il figlio dell’ex presidente Usa Donald Trump, invece, ha preso la palla al balzo per attaccare il social network: “Dunque Twitter ha un’enorme quantità di account finti, molti di più di quelli che ha detto, ed è stata scoperta. Come ho detto settimane fa gli account ‘spam’ sono probabilmente il 50 per cento e non il 5 degli utenti di Twitter”.