Il creatore di Internet e il progetto per salvare il web
“Se non riusciamo a difendere il web libero e aperto, rischiamo una distopia digitale di disuguaglianza radicale e abuso dei diritti. Dobbiamo intervenire ora”. È con questo messaggio, pubblicato su Twitter, che Tim Berners-Lee, il creatore di Internet, ha lanciato ufficialmente un progetto per salvare la Rete. Lo scienziato inglese ha diffuso il link a un sito, denominato Contract for the Web, che elenca i nove principi per un Contratto per il Web: un manifesto che arriva quasi un anno dopo l’annuncio al Web Summit di Lisbona, dove Berners-Lee per la prima volta parlò del suo progetto di rifondare la rete.
Il creatore del web, nel 1990 sviluppatore del World Wide Web presso presso il Cern, il Centro Europeo per la ricerca nucleare, ha già ottenuto il sostegno di giganti della Rete come Facebook, Google e Microsoft. Ma anche di altre aziende, come il motore di ricerca DuckDuckGo, il sito di social news e intrattenimento Reddit e il servizio di hosting GitHub. Aderisce anche Reporter senza frontiere e due governi, quelli di Francia e Germania.
I 9 principi per un Contratto per il Web
Tre dei nove principi elencati sono destinati proprio ai governi, tre alle aziende e altri tre i cittadini. Per quanto riguarda i governi, è opportuno, viene indicato su Contract for the Web, assicurare tutti possano connettersi ad Internet, consentire tutta la Rete sia sempre accessibile e rispettare i diritti fondamentali della privacy e dei dati personali.
Per quanto concerne invece le aziende, viene spiegato, è fondamentale avere sempre prezzi accessibili per i servizi di connessione, rispettare e proteggere la privacy e i dati delle persone in modo da creare fiducia a chi accede alla rete, sviluppare tecnologie che valorizzino il meglio dell’umanità. Infine, i cittadini devono essere creatori e collaboratori del web, costruire community forti e rispettare la civiltà del discorso pubblico e la dignità umana, lottare per la Rete.
L’amministratore delegato della World Wide Web Foundation, Adrian Lovett, ai media americani ha parlato del contratto per il Web descrivendolo come “la prima azione globale fatta per proteggere la rete come forza che si batte per il bene, mettendo insieme aziende governi e cittadini di tutto il mondo per dire che queste sono le cose che vanno fatte”.