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Antifurti domestici: la sicurezza degli spazi esterni passa per gli allarmi perimetrali

Di Redazione TPI
Pubblicato il 19 Ago. 2024 alle 10:24 Aggiornato il 27 Ago. 2024 alle 07:02

Per usufruire di una sicurezza completa dell’ambiente domestico è importante proteggere sia l’esterno che l’interno dell’abitazione, scegliendo allarmi in grado di rilevare qualsiasi tipo di intrusione.

Il primo livello di protezione contro i ladri è rappresentato dall’allarme perimetrale, ossia un antifurto da esterno in grado di rilevare eventuali intrusioni nel perimetro circostante mediante appositi sensori di movimento: una difesa localizzata, finalizzata a intercettare i malintenzionati prima del loro accesso all’interno della casa.

Come funziona un allarme perimetrale per la casa

L’antifurto perimetrale si basa sull’utilizzo di appositi sensori di movimento, ossia dei sensori perimetrali che consentono di controllare giorno e notte i punti di accesso e il perimetro esterno dell’immobile rilevando eventuali minacce alla sicurezza domestica.

I sensori di un allarme perimetrale di ultimissima generazione risultano molto accurati e precisi, non attivandosi al passaggio degli animali domestici: sono infatti in grado di riconoscere la differenza in termini di volume tra un essere umano e un cane oppure un gatto.

Tra le tecnologie più efficienti è possibile annoverare le barriere perimetrali a raggi infrarossi, un sistema composto da due sensori allineati che funzionano da trasmettitore e ricevitore dei segnali.

Nel dettaglio, i primi sensori liberano un fascio di raggi infrarossi che colpisce i secondi, creando di fatto una barriera di radiazioni invisibile. Quando questa barriera viene interrotta, ad esempio per il passaggio di una persona, la centralina rileva la potenziale intrusione e attiva il sistema di allarme, inviando la segnalazione alla centrale operativa e al proprietario dell’immobile.

Le barriere a infrarossi consentono di identificare un intruso con precisione, anche in condizioni ambientali non particolarmente favorevoli, ad esempio in presenza di nebbia, gelo, brina o umidità. Per garantire la massima affidabilità i sensori più moderni e avanzati possono ricorrere anche a una doppia tecnologia, in genere utilizzando sia le onde radio che il sistema PIR (Passive Infra Red).

La differenza tra allarme perimetrale e volumetrico

Un allarme perimetrale può essere installato in abbinamento con un antifurto volumetrico, che viene utilizzato per rilevare eventuali intrusioni dentro lo spazio abitativo.

Sfruttando sensori di varia tipologia, come i sensori di movimento che rilevano lo spostamento dei corpi in una stanza, l’allarme volumetrico in caso di effrazione attiva dei sistemi di difesa come sirene e avvisi alla centrale operativa collegata con l’impianto.

Ovviamente, al momento della scelta è opportuno tenere conto di vari aspetti, dal tipo di rischio presente nella zona alle caratteristiche dell’immobile, fino al budget a disposizione per la sicurezza domestica.

Ad ogni modo, per avere la certezza di prendere la decisione giusta è consigliabile rivolgersi a dei professionisti competenti e specializzati, valutando in maniera accurata gli allarmi perimetrali e volumetrici con il supporto di esperti del settore e ricevendo assistenza nella configurazione dell’impianto antifurto più adeguato alle proprie esigenze.

Oltre alla tipologia di allarme, inoltre, bisogna scegliere anche il tipo di sensori da utilizzare e gli elementi e i servizi da includere nel sistema di sicurezza, caratteristiche essenziali per avere un impianto efficace a fronte di un investimento sostenibile.

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