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Aeronautica Militare: “Cyber Eagle”, l’esercitazione annuale contro le nuove minacce cibernetiche

Domani, mercoledì 6 dicembre, la chiusura dell’esercitazione e la presentazione dei risultati conseguiti in quasi tre mesi di attività

Di Redazione TPI
Pubblicato il 5 Dic. 2023 alle 14:59 Aggiornato il 5 Dic. 2023 alle 14:59

Si avvia alla conclusione la “Cyber Eagle 2023”, esercitazione di cyber security pianificata e condotta dall’Aeronautica Militare – attraverso il Comando Logistico della Forza Armata – in partnership con DEAS (Difesa e Analisi Sistemi), società italiana leader nella sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici del Paese, per affrontare le principali sfide evolutive del mondo informatico.

I risultati dell’esercitazione “Cyber Eagle”, modello di partenariato pubblico-privato tra una Forza Armata e un’azienda e tecnologie italiane, verranno illustrati domani, mercoledì 6 dicembre, presso la sede del Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare, che ne ha curato la fase progettuale, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, di autorità istituzionali e rappresentanti di aziende del settore.

L’esercitazione – giunta alla sua ottava edizione – ha l’obiettivo di testare la capacità di reazione della Forza Armata nella valutazione della minaccia e delle successive azioni da intraprendere, con il coinvolgimento del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica per gli aspetti di sicurezza legati all’incidente informatico sulle reti AM, e rappresenta inoltre una opportunità preziosa per valutare tecnologie innovative per il dominio cyber.

Partendo dalla realizzazione di software ottimizzati volti a orientare e facilitare il lavoro degli operatori, e grazie all’utilizzo di modelli di Intelligenza Artificiale (AI) e al ricorso al potente supercalcolatore HPC – High Performance Computer  del Re.S.I.A., personale specializzato della Forza Armata e un team di ricercatori ed esperti della società DEAS, che hanno ricoperto il ruolo di potenziali aggressori esterni, hanno lavorato per quasi tre mesi a stretto contatto su uno scenario fortemente realistico, pensato anche alla luce dell’attuale contesto geopolitico internazionale in atto. Sono state replicate comunicazioni e scambi di dati dei sistemi di radio assistenza e radio terra-bordo-terra dei velivoli, sfruttando anche la capacità di video processing capability dei sistemi a pilotaggio remoto Predator in dotazione alla Forza Armata.

Il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare ha di recente concluso, tra l’altro, il processo di audit nell’ambito di uno specifico bando dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ricevendo la Certificazione ISO27001:2017 sul Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni, prima tra le Forze Armate a raggiungere tutti i requisiti necessari nell’ambito del processo di certificazione voluto dallo Stato Maggiore della Difesa.

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