Quattro mesi di carcere per Wanda Nara. È questa la richiesta del pubblico ministero nel processo che vede coinvolta la moglie e manager dell’attaccante dell’Inter Mauro Icardi.
Secondo l’accusa, la 31enne regina dei social network è colpevole di aver condiviso su Facebook e Twitter il numero di cellulare del suo ex marito, il calciatore argentino Maxi Lopez.
Quest’ultimo, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe stato danneggiato dalla diffusione di questa informazione durante le operazioni di calciomercato del 2015.
La sentenza è prevista per il prossimo 29 ottobre.
Wanda Nara era attesa oggi in tribunale per fornire la sua versione, ma non si è presentata davanti ai giudici.
Il suo avvocato Giuseppe Di Carlo ha commentato così la richiesta del pubblico ministero: “Non c’è la prova che sia stata lei l’autrice dei post sui social network – ha sottolineato il difensore– e nemmeno che abbia creato un danno al calciatore”.
L’avvocato di Maxi Lopez, Aldo Cribari, ha invece chiesto la condanna di Nara, e un risarcimento del danno causato al suo assistito.
Lo stesso Maxi Lopez era stato sentito durante il processo, dicendo che i rapporti tra lui e l’ex moglie erano ancora “non buoni”.
Da quando i due hanno divorziato, si sono susseguiti scontri spesso veicolati dalle rispettive pagine social.
Wanda Nara è attualmente sposata con Mauro Icardi, ex compagno di squadra di Maxi Lopez alla Sampdoria, e conosciuto dalla donna proprio quando era sposata con il calciatore ora in forza al Vasco da Gama.
La triangolazione tra Nara, Icardi e Lopez ha riempito le copertine di molti giornali. Persino la leggenda del calcio argentino Diego Armando Maradona ha preso posizione, schierandosi dalla parte di Maxi Lopez e dichiarando di non voler vedere Icardi con la maglia della nazionale albiceleste.
Dopo aver sposato Icardi, Nara è diventata anche la sua manager, gestendo gli interessi sportivi e contrattuali del 25enne attaccante dell’Inter.