Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) ha vinto la sedicesima tappa della 78ma Vuelta a Espana, una frazione breve con una rampa da garage conclusiva, lungo i 120 chilometri da Liencres Playa a Bejes. Il vincitore del Tour de France ha preceduto sul traguardo di 43” il neozelandese Finn Fisher Black (UAE Team Emirates) con l’olandese Wouter Poels (Bahrain Victorious) terzo a 49”. Vacilla, ma conserva la maglia roja, lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo Visma). Ora il suo vantaggio sul connazionale d’Amleto è sceso a 29” con il terzo vespone, lo sloveno Primoz Roglic, a 1’33”. Seguono gli spagnoli Juan Ayuso (UAE Team Emirates), quarto a 2’33”, ed Enric Mas (Tram Movistar), quinto a 3’02”.
Seguendo il copione ormai in uso, la partenza a tutto gas portava rapidamente alla costituzione d’un gruppo di 10 battistrada: il danese Andreas Kron (Lotto Dstny), gli italiani Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla) e Andrea Piccolo (EF Education Easy Post), il belga Louis Vervaeke (Soudal Quick Step), l’australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck), i francesi Romain Grégoire (Groupama FDJ), Paul Lapeira (AG2R Citroën) e Romain Bardet (DSM Firmenich) quest’ultimo accompagnatp dal compagno di squadra, il britannico Max Poole. Questo tentativo non trovava la benedizione del gruppo che non gli concedeva spazio riassorbendo la fuga ai meno 70 dall’arrivo. Dopo altri 20 chilometri d’anarchia, tentavano la sorte in sei: i recidivi Groves e Poole insieme all’azzurro Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), all’olandese Julius van den Berg (EF Edcuation Easy Post), al francese Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën) e allo spagnolo Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA). Questo secondo attacco aveva durata leggermente superiore al primo, riuscendo almeno a resistere fino al traguardo a punti di Unquera dove Groves incamerava punti preziosi per la sua maglia verde.
I fuggitivi venivano ripresi sotto lo striscione dei meno 10 al traguardo. Dopodichè la Jumbo Visma prendeva il comando delle operazioni alzando notevolmente l’andatura. A 3.900 metri dall’arrivo, sorprendendo gli avversari e forse anche i compagni, partiva Vingegaard in modalità Tour de France. L’unico a tentare di resistere allo scatto del re pescatore era Fisher – Black mentre tutti, compresi Roglic e Kuss, sembravano in difficoltà. Come un gatto che, dopo averci scherzato, pone fine all’agonia del povero topolino, Jonas conquistava con irrisoria facilità il successo di giornata regalando un sorriso alla sua squadra in un giorno reso drammatico dall’incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, di Nathan Van Hooydonck.
Domani, a meno di clamorose sorprese, conosceremo il nome del vincitore della Vuelta 2023. Andrà, infatti, in scena la diciassettesima tappa da Ribadesella fino all’Alto de Angliru, tanto breve, con appena 124 chilometri, quanto intensa. Preceduto da Alto de la Colladielia e Alto del Cordal, lo spauracchio delle Asturie, con i suoi 12 chilometri con pendenza media del 10% e il famigerato tratto al 24%, emetterà una sentenza probabilmente definitiva e inappellabile.