Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quickstep) ha vinto la terza tappa della 78ma Vuelta a Espana da Súria fino al Arinsal nel principato di Andorra lungo 159 chilometri che comprendevano le prime reali asperità di questa edizione. Il campione del mondo a cronometro ha preceduto d’un secondo il vincitore del Tour de France, il danese Jonas Vingegaard (Jumbo Visma), con il golden boy del ciclismo iberico, Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che ha conquistato la terza piazza. Remco ha aggiunto al successo di giornata anche la conquista della maglia roja. Ora, in classifica generale, il giovane fiammingo precede di cinque secondi lo spagnolo Enric Mas (Team Movistar) con il ventenne francese Lenny Martinez (Groupama FDJ) terzo a 11”.
Con il sole finalmente splendente sulla corsa si assisteva a un inizio scoppiettante in cui faticava a materializzarsi la fuga di giornata. Finalmente, dopo quasi 50 chilometri, prendevano il largo i seguenti nove corridori: l’eritreo Amanuel Gehbreigzabhier (Lidl Trek), il francese Pierre Latour (TotalEnergies), l’argentino Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny), l’italiano Damiano Caruso e il tedesco Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious), l’altro teutonico Lennard Kämna (Bora Hansgrohe), un secondo azzurro Andrea Vendrame (AG2R Citroën), il belga Rune Herregodts (Intermarché Circus Wanty) e il basco Jon Barrenetxea (Caja Rural Seguros). Gli attaccanti prendevano subito un discreto margine passando ai meno 80 dal traguardo, a metà tappa, con quasi cinque minuti di vantaggio, distacco che scendeva a tre all’entrata nel territorio d’Andorra, a 50 chilometri dall’arrivo.
La lunga salita del Coll d’Ordino, oltre a registrare il graduale ridursi del vantaggio dei fuggitivi, vedeva i battistrada ridursi a sole tre unità con Sepulveda che conquistava il GPM davanti a Caruso e Kämna. Il plotone dei migliori, forte d’una quarantina d’unità, transitava a un minuto. Una discesa spericolata del ragusano, in cui Sepulveda si staccava, consentiva a lui e al tedesco d’imboccare l’ultima salita con 90 secondi di vantaggio. La situazione a questo punto si cristallizzava, Nessuno tra i big prendeva l’iniziativa. Ai meno quattro dal traguardo, nel punto in cui la salita si faceva dura, cominciava la corsa degli uomini di classifica sotto l’impulso prima di Jay Vine (UAE Team Emirates) e poi di Sepp Kuss (Jumbo Visma). Kämna staccava Caruso ma, nel giro di meno d’un chilometro, entrambi venivano fagocitati dal plotone degli uomini di classifica, ormai ridotto a non più di 20 corridori. Il lavoro di Kuss per i suoi capitani veniva vanificato dal prepotente scatto di Evenepoel ai meno 200 dallo striscione finale. Solo Vingegaard tentava, invano, di contrastare Remco che faceva l’en plein, tappa più maglia roja.
Domani andrà in scena la quarta tappa, una frazione dedicata ai velocisti. Si partirà da Andorra la Vella, capitale del principato, per arrivare dopo 185 chilometri sul mare a Tarragona. La corsa sarà prevalentemente in discesa, con un dislivello favorevole di 1.800 metri. Non dovrebbero impedire l’arrivo in volata di gruppo due piccoli dentelli, entrambi classificati GPM di terza categoria, tra i meno 50 e i meno 30 al traguardo: l’Alto de Belltall e il Coll de Lilla. Spazio agli sprinter, quindi, sperando in una bella prova di Alberto Dainese (Team DSM).