Il Team DSM Firmenich ha vinto, a sorpresa, la prima tappa della 78ma Vuelta a Espana, una cronometro a squadre di 14,5 chilometri disputatasi sotto un temporale, in condizioni al limite del proibitivo, con partenza e arrivo nella Platja del Somorrostro, una delle spiagge più rinomate di Barcellona. Alle spalle della compagine olandese, distanziata di soli 55 centesimi di secondo, si è piazzato il Team Movistar di Enric Mas che ha preceduto un trio di squadre, giunte praticamente appaiate, staccate di sei secondi: la statunitense EF Education Easy Post, la Soudal Quick Step di Remco Evenepoel e la francese Groupama FDJ. A vestire oggi la prima maglia roja sarà, quindi, il campione mondiale Under 23 a cronometro Lorenzo Milesi.
Considerando il carattere fortemente didascalico che dovrebbe avere un antipasto quale quello di ieri, le conseguenze sull’andamento futuro della corsa rischiano d’essere ben più durature. La Ineos Grenadiers, giunta ottava a 20” dai vincitori, ha terminato la prova con solo cinque corridori causa una caduta, che ha costretto al ritiro il belga Laurens De Plus e un incidente meccanico che ha appiedato Filippo Ganna. Ancor peggio è andato lo squadrone Jumbo Visma, undecimo a 32”, che si è dovuto praticamente fermare per aspettare il vincitore del Tour de France, Jonas Vingegaard, vittima d’una foratura.
Oggi andrà in scena la seconda tappa, la prima in linea, lungo i 181 chilometri che riporteranno la corsa da Mataro a Barcellona. Ci saranno ben quattro GPM lungo il tracciato, tre in partenza e uno in conclusione, che dovrebbero assicurare una frazione movimentata, seppur ininfluente negli equilibri a lungo termine della classifica generale. Probabile la nascita d’una fuga o il colpo d’un finisseur sul Montjuic, teatro 50 anni fa della conquista dell’iride da parte di Felice Gimondi, posto a soli tre chilometri dall’arrivo.