Il campione in carica Primoz Roglic (Jumbo Visma) ha vinto la quarta tappa della 77ma Vuelta Espana al termine del 152 chilometri che portavano da Vitoria Gasteiz a La Guardia. Il campione di Trbovlje ha preceduto in volata, sulla rampa finale, il danese Mads Pedersen (Trek Segafredo), alla terza piazza d’onore consecutiva, e lo spagnolo Enric Mas (Team Movistar). Grazie al successo odierno, lo sloveno si è impossessato della maglia roja sfilandola al compagno di squadra, il mantovano Edoardo Affini. Roglic è così diventato il quarto corridore in quattro giorni, in casa Jumbo Visma, ad indossare il simbolo del primato. In classifica generale Primoz ora precede il fido gregario statunitense Sepp Kuss di 13″ con il britannico Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) terzo a 26″.
La tappa odierna è stata caratterizzata dalla lunga fuga di un sestetto, partito subito dopo il via: Alessandro De Marchi (Israel Premiertech), Alexei Lutsenko (Astana Qazaqstan), Joan Bou (Euskatel Euskadi), James Shaw (EF Education Easy Post), Jarrad Drizners (Lotto Soudal) ed Ander Okamika (Burgos BH). Gli attaccanti, il cui vantaggio massimo ha sfiorato i tre minuti, sono stati ripresi dopo 110 chilometri, poco prima del Puerto de Herrera, principale salita di giornata, posta a 20 chilometri dall’arrivo.
L’ascesa a questa asperità veniva affrontata dal gruppo, ridotto a 50 unità, in modo regolare ancorché sostenuto. Lo strapotere dimostrato da Roglic nel passare per primo sotto al GPM, regolando il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick Step Alpha Vinyl), ha fornito indicazioni precise in vista della volata conclusiva. In prossimità dall’arrivo, il vincitore delle ultime tre edizioni della corsa spagnola è partito quando mancavano 400 metri. Solo Pedersen ha tentato, invano, di contrastarlo. Ai meno 100 dallo striscione finale, tuttavia, anche l’iridato di Harrogate 2019 è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Domani andrà in scena la quinta tappa. Si pedalerà nel cuore dei Paesi Baschi da Irun a Bilbao lungo 187 chilometri vallonati ma non particolarmente duri. Sembrerebbe la classica frazione da fuga, sempre che venga lasciato spazio agli attaccanti di giornata.