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Tour de France 2024: la riluttante vittoria di Tadej Pogacar

Credit: AGF
Di Simone Gambino
Pubblicato il 20 Lug. 2024 alle 20:12 Aggiornato il 20 Lug. 2024 alle 20:21
La maglia gialla Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto la ventesima tappa del 111° Tour de France disputata lungo i 133 chilometri, conditi da ben 4.600 metri di dislivello, che hanno portato i corridori da Nizza al Col de la Couillole. Il fuoriclasse di Komenda ha preceduto di 7” il suo storico antagonista, il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike). Al terzo posto, staccato di 23” è giunto il campione olimpico, l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education EasyPost). Si dilata ulteriormente la classifica generale con lo sloveno che ora può vantare 5’14” sullo scandinavo e 8’04 sul belga Remco Evenepoel (Soudal QuickStep), rimasto oggi attardato.
Rispetto ai cinque successi precedenti, quello odierno di Tadej è stato diverso in quanto non pianificato bensì figlio delle circostanze di corsa che hanno giocato a suo favore. La frazione è stata caratterizzata da una fuga a lunga gittata. Sulla prima salita di giornata, il Col de Braus, sono andati all’attacco, insieme alla maglia a pois Carapaz, in caccia dei punti decisivi per blindare il suo successo tra gli scalatori, altri nove corridori: lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates), il ceco Jan Tratnik e l’olandese Wilco Keldermann (Visma Lease a Bike), i francesi Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) e Romain Bardet (Team DSM Firmenich), lo spagnolo Enric Mas (Team Movistar), il fiammingo Jasper Stuyven (Lidl Trek), il campione del Lussemburgo Kevin Geniets (Groupama FDJ) e il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility). I battistrada, mai inseguiti dal plotone, si sono presentati all’imbocco dell’ascesa conclusiva, a poco meno di 16 chilometri dal traguardo, con il rassicurante margine di tre minuti.
A sparigliare le carte è stato il cambio della guardia in testa al gruppo con la UAE che ha lasciato posto alla Soudal, quasi a presagire un imminente attacco di Remco a Jonas per la conquista del secondo posto in classifica generale. L’incisiva azione di Hirt e Landa ha portato a un dimezzamento del vantaggio nel breve spazio di cinque chilometri. Intanto, tra i fuggitivi ha avuto luogo una selezione naturale che ha lasciato il duo Carapaz-Mas solo al comando. Ai meno 10 è scattato Evenepoel, portandosi dietro Pogacar, Vingegaard e anche Almeida. Deve essere stato questo il momento in cui Tadej ha deciso di voler vincere anche oggi. Infatti, una volta esaurita la propulsione del fiammingo, lo sloveno ha messo a fare l’andatura il fido portoghese sotto la cui spinta si è verificato un ulteriore recupero sui due battistrada. Esplicatosi, invano, un secondo tentativo del millennial, è stata la volta del re pescatore a scattare, ovviamente portandosi appresso la maglia gialla. Con Pogacar passivo a ruota, il vincitore delle ultime due edizioni della Grande Boucle ha chiuso il discorso sulla piazza d’onore finale, staccando il belga. Carapaz e Mas sono stati fagocitati a 2.000 metri dal traguardo. A questo punto, tutto il mondo si è domandato se Tadej avrebbe lasciato la platonica vittoria di giornata al vichingo. Ogni dubbio è stato fugato da una feroce rasoiata a 150 metri dallo striscione finale con la quale l’imminente autore dell’accoppiata rosa-gialla ha lasciato sul posto il rivale andando a completare un’enfatica cinquina.
Nel tardo pomeriggio di domani avrà luogo l’epilogo del 111° Tour de France, un’edizione destinata per diversi motivi a restare negli annali. A far da contraltare all’inedita partenza italiana da Firenze, sarà la prima conclusione lontana da Parigi, per la precisione a Nizza sulla rinomata Promenade des Anglais. Sarà lì che, al calar del sole, Tadej Pogacar completerà il suo destino manifesto, diventando, a 26 anni da Marco Pantani, il primo corridore del terzo millennio a laurearsi immortale delle due ruote con la realizzazione della doppietta Giro d’Italia-Tour de France. Per la cronaca, ci sarà una cronometro di 34 chilometri dal percorso decisamente intrigante che, in condizioni normali, avrebbe destato grande interesse. Malheureusement, les jeux sont faits!
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