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Tour de France 2024: la resurrezione di Amleto

Il ciclista danese Jonas Vingegaard. Credit: AGF
Di Simone Gambino
Pubblicato il 10 Lug. 2024 alle 18:33

Il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) ha vinto l’undicesima tappa del 111° Tour de France, una escursione di 211 chilometri, condita da 4.192 metri di dislivello, sui saliscendi del Massiccio Centrale con partenza da Evaux Les Bains e arrivo a Le Lioran. Il vincitore delle ultime due edizioni della Grande Boucle ha battuto, in una volata a due, il rivale storico Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Al terzo posto, staccato di 25″, con una prova superiore a ogni aspettativa, si è piazzato il belga Remco Evenepoel (Soudal Quickstep). La classifica generale vede i tre campioni sopracitati in fuga. Pogacar adesso può vantare un margine di 1’06” su Remco con lo scandinavo terzo a 1’14”. Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe), quarto sul traguardo, occupa analogo posto in graduatoria a 2’15” dalla maglia gialla.

C’era il dubbio, in partenza, se la UAE avrebbe lasciato andare la fuga o, al contrario, tenuto chiusa la corsa per puntare al successo di giornata. Così è stato. L’attacco di 10 corridori, promosso dalla EF Education Easy Post con i suoi due capitani, l’irlandese Ben Healy e l’ecuadoriano Richard Carapaz, insieme ad altri corridori di prim’ordine come lo spagnolo Oier Lazkano (Team Movistar) e il francese Guillaume Martin (Cofidis), non ha trovato lo spazio sperato, raggiungendo un margine massimo di due minuti. In tale ottica, raggiunti i battistrada, sull’ascesa più dura di giornata, le Puy de Mary Pas de Peirol, la squadra di Pogacar ha imposto un ritmo forsennato, in modo analogo a quanto fatto sul Galibier. Lo scatto di Tadej a 800 metri dal GpM, con Vingegaard, Evenepoel e Roglic costretti in difesa, è apparso, sul momento, foriero del bis di quanto avvenuto una settimana fa.

Diversamente da quanto avvenuto nella frazione conclusasi a Valloire, l’attacco odierno del campione di Komenda ha avuto luogo non sull’ultima ascesa bensì a 30 chilometri dal traguardo con ancora due salite da affrontare. Ciò ha consentito a Vingegaard, con un forcing reminiscente dei suoi giorni migliori, di agguantare Pogacar, in leggero affanno, a pochi metri dalla fine della successiva arrampicata verso il Col de Pertus, dove Tadej, non senza difficoltà, è passato primo, guadagnando così l’abbuono. Dopodiché, i duellanti, tallonati a mezzo minuto dal duo Evenepoel-Roglic, hanno proseguito in pieno accordo verso l’arrivo dove, a sorpresa, il re pescatore ha prevalso su un’esausta maglia gialla.

Domani andrà in scena la dodicesima tappa che dovrebbe vedere nuovamente protagonisti i velocisti. Si viaggerà per 204 chilometri, sostanzialmente pianeggianti, da Aurillac a Villeneuve-sur-Lot. Spazio per una fuga, volendo, ci sarebbe. Sarà da vedere se dopo la fatica di oggi qualcuno avrà voglia d’uscire allo scoperto.

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