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Tour de France 2024: San Luca indigesto per Primoz Roglic

Credit: Giorgio Ialenti
Di Simone Gambino
Pubblicato il 30 Giu. 2024 alle 20:14 Aggiornato il 30 Giu. 2024 alle 20:14

Il francese Kevin Vaquelin (Arkéa B&B Hotels) ha vinto la seconda tappa del 111° Tour de France lungo 200 chilometri di saliscendi da Cesenatico a Bologna. Il 23enne normanno ha preceduto sul traguardo di 36” la maglia a pois Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), con l’altro transalpino Quentin Pacher (Groupama FDJ), terzo a 49”. Non è riuscito il disperato tentativo di Romain Bardet (Team DSM Firmenich) di conservare la maglia gialla. Staccato sul secondo passaggio sul Monte della Guardia verso il Santuario di San Luca, il vincitore di ieri ha ceduto 21” all’arrivo, precipitando così al quinto posto in classifica generale. La nuova maglia gialla, in una graduatoria che vede quattro corridori accreditati dello stesso tempo, è Tadej Pogacar ( UAE Team Emirates). Lo sloveno, in virtù della più bassa somma di piazzamenti, precede, nell’ordine, il fiammingo Remco Evenepoel (Soudal Quickstep), il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) e l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Educationa Easy Post).

Subito dopo il via prendevano il largo 10 corridori: i francesi Quentin Pacher, Jordan Jegat (TotalEnergies), Axel Laurance (Alpecin Deceuninck), Kevin Vauquelin e Cristian Rodriguez (Arkéa B&B Hotels), il canadese Hugo Houle (Israel Premier Tech), il portoghese Nelson Oliveira (Movistar Team), l’olandese Mike Teunissen (Intermarché Wanty), il norvegese Jonas Abrahamsen e il colombiano Harold Tejada (Astana). L’iniziativa incontrava il disinteresse totale del gruppo, permettendo agli attaccanti di guadagnare un vantaggio di otto minuti. Dopo un parziale recupero sulle salite di Monticino e Gallisterna, che aveva visto il plotone quasi dimezzare lo svantaggio, un nuovo rallentamento nella zona di Imola consentiva ai battistrada di dilatare nuovamente il margine a loro favore.

La prima delle due ascese verso San Luca passava senza che accadesse nulla sia tra i fuggitivi che nel gruppo dei migliori. Ai meno 20 dal traguardo, all’altezza dei Giardini Margherita, partivano dal gruppo di testa Abrahamsen, Oliveira e Vauquelin che guadagnavano rapidamente mezzo minuto sugli ex compagni d’avventura. Sulle prime rampe di San Luca il corridore di Bayeux si liberava con irrisoria facilità del portoghese e dello scandinavo involandosi solitario verso l’arrivo. Tra gli uomini di classifica, Pogacar scattava a metà salita. Gli resisteva solo Vingegaard mentre accusava il colpo l’altro sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe). I dioscuri trovavano subito l’accordo, subendo però il prepotente rientro di Evenepoel. Il millennial belga, trascinandosi dietro Carapaz, riusciva a rientrare sui trionfatori congiunti degli ultimi quattro Tour a 500 metri dal traguardo. I 21” guadagnati dal quartetto su Roglic e gli altri uomini di classifica scavano il primo piccolo solco in una graduatoria che già martedì, dopo il primo tappone alpino, potrebbe fornire risposte più precise. Domani sarà la volta dei velocisti nella terza frazione da Piacenza a Torino, la più lunga di questa edizione della Grande Boucle con i suoi 225 chilometri. Ci sarà un passaggio a Tortona per omaggiare il Campionissimo Fausto Coppi prima dell’inevitabile volata finale in Corso Galileo Ferraris. (Foto Giorgio Ialenti)

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