Tour de France 2023: Cavendish, So near and yet so far
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck) ha vinto in volata la settima tappa del 110° Tour de France, da Mont de Marsan a Bordeaux lungo 170 chilometri pianeggianti, una frazione dedicata al corridore spagnolo Luis Ocana a mezzo secolo dalla sua trionfale vittoria al Tour del 1973. Il fiammingo ha preceduto il manx Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) che ha così sfiorato il 43° successo nella Grande Boucle, quello che gli avrebbe consentito di staccare Eddy Merckx diventando il più vincente di sempre in fatto di tappe nella storia della corsa francese. Al terzo posto si è piazzato l’eritreo Biniam Girmay (Intermarchè Circus Wanty) che ha così conquistato il suo primo podio al Tour. La classifica generale è rimasta invariata con il campione uscente Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) in maglia gialla. Il danese può vantare un margine di 25″ sul suo rivale istituzionale, lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), con il vincitore del Giro d’Italia 2022, l’australiano Jai Hindley (Bora Hansgrohe), terzo a 1’34”.
La corsa si è dipanata intorno ai generosi tentativi di alcuni coraggiosi di scongiurare la scontata conclusione allo sprint. Ci provava per primo il francese Simon Guglielmi (Arkea Samsic) che, scattato dopo il via, arrivava anche ad avere sette minuti sul gruppo. Superato il traguardo volante di Grignols, proprio nel momento nel quale Guglielmi stava per essere ripreso, si aggregavano al fuggitivo due connazionali: Nans Peters (AG2R Citroen) e Pierre Latour (TotalEnegies). L’azione dei tre, unitamente al rilassamento del plotone, riportavano il margine del distacco a 1’15” a 60 chilometri dal traguardo. Sulla Cote de Begury, unica asperità di giornata ai meno 40 dall’arrivo, perdeva contatto Guglielmi. Peters e Latour insistevano, pur essendo ormai nel mirino del gruppo. A 25 chilometri dalla conclusione ai due battistrada restava ancora un minuto che veniva dimezzato nello spazio di 10.000 metri. I due coraggiosi alzavano, infine, bandiera bianca ai cinque chilometri poco prima della neutralizzazione. Diversamente dalle due precedenti occasioni, questa volta Mathieu Van der Poel (Alpecin Deceuninck) sbagliava I tempi della volata lanciando prematuramente Philipsen. Jasper, trovatosi troppo presto allo scoperto, era bravissimo a rallentare, lasciando passare Cavendish, per poi mettersi alla ruota di Cannonball e saltarlo ai 50 metri.
Domani si disputerà l’ottava tappa che porterà I corridori da Libourne a Limoges lungo 201 chilometri. La presenza di due GPM di quarta categoria nel finale potrebbe precludere la tradizionale conclusione in volata. Soprattutto, l’epilogo sarà condizionato dalla voglia di vittoria di Van der Poel. L’olandese, già conquistatore quest’anno di Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, farà di tutto per onorare al meglio la memoria di suo nonno, Raymond Poulidor, nativo proprio di Limoges, conquistando la frazione.