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Tour de France 2020: Ewan vince, Bennett ride, Sagan perde la testa

Credit: ANSA
Di Simone Gambino
Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 19:26 Aggiornato il 9 Set. 2020 alle 19:28

L’undecima tappa del Tour de France 2020, 168 km da Chatelaillon – Plage a Poitiers, è stata vinta da Caleb Ewan (Lotto-Soudal). Lo sprinter australiano dagli occhi a mandorla ha replicato il successo ottenuto a Sisteron al termine della terza frazione con una rimonta entusiasmante negli ultimi 100 metri. Secondo sul traguardo si era piazzato Peter Sagan (Bora Hansgrohe). Lo slovacco, tuttavia, è staro retrocesso al 85° posto, ultimo del gruppo, per una plateale spallata ai danni di Wout Van Aert (Jumbo – Visma), giunto quarto, che ha danneggiato non poco il giovane campione fiammingo.

A trarre vantaggio da tutto ciò è stato Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step). Il campione d’Irlanda, originalmente terzo all’arrivo dietro ad Ewan e Sagan, ha guadagnato, grazie alla squalifica del rivale, 40 punti aggiuntivi nella classifica per la maglia verde. In pratica, Bennett, con un vantaggio di 68 punti su Sagan, ha la situazione in pugno posto che non si prevedono più arrivi in volata prima di quello conclusivo ai Campi Elisi. La creatività del tre volte campione del mondo essendo ben nota, l’irlandese dovrà solo assicurarsi che lo slovacco non faccia un jackpot di punti con una fuga da lontano, che gli porti una doppia vittoria di giornata sia al traguardo che a quello finale.

Poco da dire su una tappa caratterizzata dalla lunga fuga solitaria del francese Matthieu Ladagnous (Fdj – Groupama), scattato subito dopo il via è rimasto in fuga, con un vantaggio massimo di 5 minuti, per poco più di 100 km. Non è mancata la razione di cadute giornaliere. Hanno iniziato, ancor prima della partenza, il russo  Ilnur Zakarin (CCC) ed il kazako Alexey Lutsenko (Astana). Quest’ultimo si ripeteva ai meno 30, coinvolgendo anche i compagni di squadra Ion Izagirre, costretto al ritiro, e Harold Tejada, in aggiunta a José Joaquin Rojas (Movistar). Poco prima  aveva alzato bandiera bianca, dopo un lungo calvario,  l’austriaco Gregor Mühlberger (Bora – Hansgrohe) che andava ad aggiungersi all’abbandono di Davide Formolo (UAE Emirates), giunto ieri al traguardo con una clavicola fratturata.

La classifica generale resta immutata con lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) in giallo con un vantaggio di 21” sul colombiano Egan Bernal (Ineos Grenadier) e di 30” sul francese Guillaume Martin (Cofidis). Domani è in programma la dodicesima tappa con un percorso che punta a mezzogiorno. Si tornerà nel Massiccio Centrale al termine della frazione più lunga di questa edizione della Grande Boucle, 218 km da Chauvigny a Sarran Correze. I quattro GPM, seppur di categoria minore, piazzati lungo un percorso di continui saliscendi dovrebbero garantire l’arrivo di una fuga da lontano.

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