Francesco Totti e Luciano Spalletti, segnali di pace. L’ex capitano della Roma chiama, il ct della Nazionale risponde: torna il sereno dopo l’annata ad alta tensione che chiuse la carriera del numero 10 della Roma, con il rapporto logorato con l’allenatore toscano. Interviste, dichiarazioni, accuse reciproche: tutto cancellato dalle parole delle ultime ore.
“Se lo incontrassi lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che tra noi ci sia un profondo legame”, dice Totti al Corriere della Sera. “Anche perché quello che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è per me, nella mia vita, qualcosa di irripetibile. Sia in campo che nel quotidiano. Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, specie dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe. Credo che tutti e due, se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto”.
A stretto giro arriva la risposta di Spalletti. “Sicuramente c’è stato un periodo in cui non sono stato capace di fargli capire che io non ho mai smesso di abbracciarlo… che l’avrei sempre voluto con me…”, dice il ct della Nazionale. L’occasione per una stretta di mano e per un abbraccio arriverà tra pochi giorni: “Prima della prossima partita all’Olimpico (contro la Macedonia del Nord il 17 novembre ndr) andrò a trovare alcuni amici che abbiamo in comune al Bambin Gesù, potrebbe essere una bella occasione per fargli visita insieme”, dice Spalletti.