Tokyo 2020, giornalista italiano positivo sul volo: diversi azzurri in ansia
Ore d’ansia per diversi atleti italiani che prenderanno parte alle Olimpiadi di Tokyo 2020, al via il 23 luglio. Un giornalista italiano che sarebbe arrivato domenica all’aeroporto di Tokyo Haneda, proveniente da Roma Fiumicino, è infatti risultato positivo al Covid dopo un tampone salivare ed è al momento in un hotel Covid dove dovrebbe rimanere una decina di giorni. Il caso è stato confermato dall’ambasciata d’Italia nella capitale giapponese.
A bordo del volo decollato sabato, secondo il sito del Coni, erano presenti la Nazionale di pallacanestro guidata dal c.t. Sacchetti; le quattro pugili, Angela Carini, Rebecca Nicoli, Giordana Sorrentino e Irma Testa, oltre alle rappresentative del ciclismo su strada del c.t. Cassani: Alberto Bettiol, Damiano Caruso, Giulio Ciccone, Gianni Moscon, Vincenzo Nibali, Marta Bastianelli, Marta Cavalli, Elisa Longo Borghini e Soraya Paladin. Oltre a loro, erano previsti sull’aereo anche Asia Lanzi dello Skateboard e per la Nazionale di tuffi: Noemi Batki, Elena Bertocchi, Sarah Jodoin Di Maria, Chiara Pellacani, Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci, per le azzurre del nuoto Annachiara Mascolo, Simona Quadarella e Giulia Vetrano e per i lanciatori del peso Leonardo Fabbri e Zane Weir.
Nessuno degli atleti, al momento, è stato posto in isolamento. Il rischio è che ad alcuni, eventualmente seduti vicini al giornalista in questione, venga applicato il concetto di “contatto stretto” (che viene valutato caso per caso). Di fatto non sono chiare le regole, dato che secondo il Comitato olimpico internazionale gli allenamenti rimangono ok. Ma il Cio e gli organizzatori non possono dare l’ok a quanti, come 8 britannici dell’atletica, sono posti in isolamento dalle autorità giapponesi in quanto “stretti contatti” con un positivo sul volo per Tokyo. Tutti sono dotati di una app di tracciamento e tutti i contatti dovranno isolarsi. L’ambasciatore italiano in Giappone, Giorgio Starace, ha precisato che “il giornalista quando era partito aveva un regolare tampone negativo” e che “la persona vicina a lui è stata testata e non è risultata positiva al Covid”.