Per la prima volta nella sua storia (127 anni) la nazionale di rugby del Sudafrica avrà un capitano di colore. Rassie Erasmus, nuovo commissario tecnico degli Springboks, ha infatti deciso di nominare capitano per i test di giugno un giocatore di colore, il 27enne terza linea degli Stormers Siya Kolisi.
Kolisi, 28 presenze con la maglia degli Springboks, comincerà a ricoprire il suo nuovo ruolo dal 9 giugno in occasione dei test con l’Inghilterra. Nella partita del 2 giugno negli Usa contro il Galles il capitano sarà “una tantum” Pieter-Steph du Toit.
“La scelta è caduta su uno dei giocatori che hanno più degnamente rappresentato gli Springboks nelle ultime stagioni”, le parole di Erasmus in merito alla storica novità. “Essere capitano dei Boks è un grande onore e sono certo che Siya saprà essere all’altezza del ruolo. E’ un grande lavoratore, e gode del rispetto di tutti i compagni”.
Ma chi è Kolisi? 26 anni, 28 caps dal 2013 a oggi, Kolisi è attualmente il capitano degli Stormers, con cui ha già collezionato 97 presenze in Super Rugby: un ragazzo di umili origini, nato e cresciuto nella poverissima Zwide, a qualche chilometro da Port Elizabeth.
Cresciuto forzatamente molto in fretta (a 15 anni la morte di sua madre) e riuscito a farsi notare dagli scout che gli hanno aperto le porte della Grey Junior School. Ai suoi primi provini non aveva nemmeno un paio di pantaloncini, “Probabilmente mi hanno notato perché indossavo solo dei boxer…”, ha scherzato.
Nel 2011 il debutto nel rugby professionistico con Western Province, da lì a breve il salto nel Super Rugby con i DHL Stormers, di cui diventa presto leader.
Non tutti sanno però che il primo giocatore di colore a indossare la fascia di capitano del Sudafrica fu Chiliboy Ralepelle. Quando? Avvenne nel 2006 in una partita contro il World XV, ma non aveva lo status di Test match e quindi non ha mai contato ufficialmente.
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