È forse il giocatore di basket più forte al mondo, vincitore, con i Golden State Warriors, di tre titoli NBA negli ultimi quattro anni.
In questi giorni, però, di Stephen Curry si sta parlando per un altro motivo. La stella del basket americano, infatti, si è lanciato in alcune affermazioni che mettono in dubbio lo sbarco dell’uomo sulla Luna.
Durante un podcast dal titolo “Winging it”, Curry ha chiesto ai co-conduttori Vince Carter, Kent Bazemore e Andre Iguodala, tutti campioni dell’NBA, se credessero all’allunaggio.
“Siamo mai stati sulla Luna?” chiede Curry. “No”, rispondono gli alti. “Credo che verranno a prenderci. Comunque anch’io credo di no”, è la replica del playmaker di Golden State.
La reazione della Nasa non si è fatta attendere. L’agenzia spaziale ha invitato Curry a recarsi in visita al suo quartier generale a Houston, magari in occasione di una trasferta dei Warriors in casa dei Rockets, una delle rivali per la conquista del titolo.
“Ci sono molte evidenze sul fatto che la Nasa tra il 1969 e il 1972 fece arrivare 12 astronauti sulla Luna — ha scritto Allard Beutel, portavoce della Nasa — Ci piacerebbe che il signor Curry venisse a fare un giro nei nostri laboratori di Houston, magari la prossima volta che i Warriors vengono a giocare contro i Rockets. Durante la visita potrà vedere con i suoi occhi le rocce lunari, il centro di controllo della missione Apollo e cosa stiamo facendo per tornare sulla Luna nei prossimi anni, questa volta per restarci”.
Si attende una risposta del giocatore all’invito. Di sicuro la sua uscita ha fatto sorridere molte persone negli Stati Uniti, e sui social sono stati in tanti a ironizzare sul complottismo del fenomeno dei Warriors.
In Italia siamo abituati alle teorie negazioniste sull’allunaggio. Uno dei più celebri esponenti di questa scuola di pensiero è il parlamentare del M5s Carlo Sibilia.
Il 20 luglio 2014 Sibilia scrisse il seguente tweet: “Oggi si festeggia l’anniversario dello sbarco sulla luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa…”
Travolto dalle polemiche, Sibilia non arretrò di un passo: “Scusate. Rettifico. Siamo andati sulla luna, #Berlusconi è onesto, la riforma del senato è cosa buona e giusta e Repubblica è un giornale”.
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