“Sono andato via di casa a 13 anni, costretto a crescere velocemente: ho imparato da solo a fare la lavanderia, a cucinare, a fare la spesa. Per un genitore lasciare andare un figlio così presto non è facile. Ci siamo persi molte cose che sto cercando di recuperare con mio papà, che ogni tanto mi accompagna ai tornei. Ma l’adolescenza è persa” (Leggi anche: La casa vacanze gestita dalla famiglia Sinner: “Qui puoi anche incontrare Jannik).
Parola di Jannik Sinner. Reduce da poche ore dalla storica vittoria agli Australian Open, il campione di tennis parla del suo rapporto con i genitori e assicura che, dopo questo successo, nulla cambierà nella sua vita: priorità sempre alla racchetta.
Il 22enne altoatesino, che ha già scritto la storia del tennis italiano, ieri ha ringraziato pubblicamente la sua famiglia nel discorso post-match sul campo di Melbourne: “Vorrei che tutti avessero dei genitori come quelli che ho avuto io, mi hanno permesso di scegliere quello che volevo, anche da giovane. Non mi hanno mai messo sotto pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che ho avuto io”, ha affermato Sinner.
LEGGI ANCHE: Chi sono e che lavoro fanno i genitori di Jannik Sinner
Poi, nelle successive interviste con la stampa, ha ribadito il concetto e rivelato altri particolari del rapporto con il padre e la madre: “Non li ho ancora sentiti. A loro non piace apparire: ho voluto fare una cosa carina per farli sentire speciali per una volta. Ho avuto la fortuna che i miei non mi mettessero pressione: non è così per tutti i ragazzi che provano a costruirsi una carriera. Poi, forte lo diventi col lavoro”.
Benché, ancora giovanissimo, sia già entrato nell’Olimpo dello sport italiano, Sinner intende mantenere i piedi per terra: “Sono molto tranquillo”, dice. “Non ho nessuna intenzione di alterare le mie priorità, il tennis rimarrà la cosa più importante nella mia vita. Adesso mi riposo qualche giorno e poi torno in campo. Non c’è nulla da cambiare, rispetto a prima”.
“Sono felice di aver dato una gioia ai tifosi italiani”. aggiunge il tennista – e di aver fatto una cosa positiva per il Paese ma il lavoro non è finito, anzi: è appena cominciato. Devo tornare in palestra, diventare più forte fisicamente, anche mentalmente qualcosina si può aggiungere. Gli avversari ormai mi conoscono bene…”.
E quando gli viene chiesto se andrebbe come ospite al prossimo Festival di Sanremo, risponde in modo diretto: “Conoscendomi, io non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel… Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io”.