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Chi è Mark Sinner, il fratello adottivo di Jannik: “Felice per lui ma io ho la mia vita”

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 29 Gen. 2024 alle 11:01 Aggiornato il 29 Gen. 2024 alle 12:14

Jannik Sinner ha un fratello adottivo di origine russa: si chiama Mark ed è più grande di lui di tre anni. È nato a Rostov sul Don nel 1998 e oggi lavora come istruttore dei Vigili del Fuoco a Vilpiano, nelle vicinanze di Bolzano, in Alto Adige (Leggi anche: La casa vacanze gestita dalla famiglia Sinner: “Qui puoi anche incontrare Jannik).

“Faccio quello che ho sempre voluto fare, sulla base degli insegnamenti dei miei genitori: ci hanno spronato a impegnarci, nello studio, nello sport e nel lavoro. Ma senza pressioni”, ha dichiarato il fratello del campione in un’intervista rilasciata nel novembre 2023 al quotidiano Alto Adige. “Ci dicevano: ‘Se avete voglia andate avanti, altrimenti lasciate stare e dedicatevi ad altro’. Non si permettevano di decidere per noi. Forse questa è stata la vera forza che ha permesso a mio fratello di sfondare”.

Un concetto ribadito anche da Jannik Sinner dopo la storica vittoria degli Australian Open: “Vorrei che tutti avessero dei genitori come quelli che ho avuto io, mi hanno permesso di scegliere quello che volevo, anche da giovane. Non mi hanno mai messo sotto pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che ho avuto io”, ha affermato il tennista.

I genitori di Sinner hanno adottato Mark quando lui aveva appena nove mesi. All’epoca erano convinti che non avrebbero potuto avere figli per via naturale. E invece tre anni dopo arrivò Jannik.

“Sono felice dei risultati che sta ottenendo, lo seguo tutti i giorni. Ma io ho la mia vita ed è rimasta uguale a prima. La popolarità non ci ha affatto cambiato”, ha raccontato Mark nell’intervista all’Alto Adige.

“Com’è il nostro rapporto? Normale, immagino come quello della maggior parte dei fratelli. Capitava che litigassimo chiaramente, ma facevamo pace subito. Giocavamo a tennis, ci provavo almeno. Per qualche anno sono riuscito a tenergli testa, poi lui ha spiccato il volo ed era impossibile anche solo scambiarci. In campo, come fuori, lui è sempre stato un ragazzo molto calmo. Come mamma e papà del resto”.

Il fratello adottivo di Jannik Sinner ha raccontato anche che durante la pandemia di Covid i due non si sono visti per lungo tempo: “Sono abituato a non vederlo in casa, durante il Covid però è stata dura perché viaggiare era quasi impossibile e abbiamo trascorso diversi mesi lontani”.

“Ma quando torna – ha aggiunto – è bellissimo: facciamo delle passeggiate in montagna, con i miei e i suoi amici, tutta gente del posto. E quando possiamo giochiamo anche a golf. Ogni settimana dell’anno è impegnato tra allenamenti e tornei, perciò cerchiamo di tenerci aggiornati al telefono quasi quotidianamente”.

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