La Sampdoria è retrocessa matematicamente in Serie B
La Sampdoria è retrocessa in Serie B. I doriani perdono 2-0 contro l’Udinese (gol di Pereyra al 9′ e Masina al 34′) alla Dacia Arena e, con quattro giornate di anticipo sulla chiusura del campionato, scivolano matematicamente nella serie cadetta, dodici anni dopo l’ultima volta.
Un dramma sportivo per i tifosi blucerchiati sempre più preoccupati anche per quanto avviene extra-campo. Il futuro del club è infatti minacciato da nubi pesanti che rischiano di mettere a repentaglio la continuità societaria: la protesta della tifoseria nei confronti di Lotito e Scaroni in occasione dell’ultima Assemblea della Lega di Serie A la dice tutta sul sentimento di paura che aleggia dalle parti di Genova.
Rischio fallimento
In tanti infatti temono il fallimento del club. Secondo Tuttosport, le soluzioni per salvare la società devono essere trovate entro e non oltre due settimane per dribblare la liquidazione giudiziale. Il modo per evitare di finire con i libri in tribunale passa anche tramite la ristrutturazione del debito. Il CdA sta lavorando proprio a questo per invogliare chi vuole investire nel club: obiettivo tagliare fino alla metà le pendenze debitorie della Sampdoria (dal 150 a 75 milioni di euro). Impresa complicata…
Intanto nei giorni scorsi il sindaco di Genova, Bucci, e il presidente della Regione Liguria, Toti, sono intervenuti sulla vicenda: “Sindaco e presidente della Regione esprimono il pieno sostegno ai dipendenti, ai tifosi e alla squadra dell’Uc Sampdoria – si legge in una nota – in uno dei momenti più difficili della sua storia”.
“Come istituzioni – pur non avendo nessuna responsabilità o possibilità di intervento diretto o indiretto, ma tenendo conto del fatto che si tratta di una realtà molto importante dal punto di vista sportivo, di immagine e occupazionale – abbiamo il dovere di continuare a monitorare l’evolversi della situazione societaria e ci auguriamo che la vicenda possa risolversi nel più breve tempo possibile in modo da garantire continuità e stabilità a un club che ha portato in giro per l’Europa il nome della nostra Liguria, con l’auspicio che la vicenda possa vedere l’intervento di realtà imprenditoriali e finanziarie di alto profilo e comprovata affidabilità”.